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Bellavista: Alma Assemblage 2, la trilogia evolve

26 Ottobre 2025 Civiltà del bere Lombardia
Bellavista: Alma Assemblage 2, la trilogia evolve

Il secondo capitolo della trilogia realizzata dalla Cantina di Franciacorta con il celebre chef de cave Richard Geoffroy esprime l’anima del territorio e il suo volto più contemporaneo. Il calice dal perlage finissimo racchiude l’eredità di tutte le esposizioni, i microclimi e i suoli dei vigneti più storici

Fondata nel 1977 da Vittorio Moretti, Bellavista interpreta l’eleganza e la finezza del territorio della Franciacorta. La filosofia dell’azienda, oggi portata avanti dalla figlia di Vittorio, Francesca Moretti, è fatta di precisione maniacale, di semplicità e di uno stretto legame fra l’uomo e la terra. Ogni dettaglio è seguito con cura e ogni gesto, anche il più piccolo, è considerato determinante.
«Il nostro lavoro non è solo produrre vino», spiega Francesca Moretti. «È raccontare la storia di donne e di uomini che ogni giorno allevano le vigne, di un territorio che chiede molto e sa dare molto, di una natura che si rinnova con costanza e determinazione, di un sogno utopico che è divenuto realtà».

Dove e come nasce Alma Assemblage 2 Extra Brut

Alma Assemblage, trilogia di spumanti realizzata nel 2024 con l’ex chef de cave di Dom Pérignon, Richard Geoffroy, è l’espressione di questa visione, l’anima del territorio che si fa vino e il volto contemporaneo della Franciacorta secondo Bellavista. Alma Assemblage 2 Extra Brut, secondo capitolo della trilogia, è il nuovo vino che racconta la continuità di un progetto, ma anche la sua evoluzione.
La cuvée nasce da 75 vigneti situati in 10 comuni della Franciacorta. Le uve – 86% Chardonnay, 13% Pinot nero, 1% Pinot bianco – sono vinificate separatamente per generare 93 selezioni di base. A completare l’assemblaggio, i raffinati vini di riserva delle annate 2016, 2019, 2020 e 2021.
L’identità col territorio e il legame con la natura sono richiamati dagli elementi cromatici e dai dettagli della bottiglia. Mentre la mappa illustrata, custodita all’interno del cofanetto che racchiude la bottiglia, ricalca le vigne storiche, i confini naturali, L’Albereta, il Convento della Santissima Annunciata e altri luoghi simbolo per Bellavista.

Un vino che racconta il territorio

«Alma Assemblage, edizione dopo edizione, rappresenta sempre di più l’emblema della nostra Franciacorta», prosegue Francesca Moretti. «È il vino che meglio racconta il nostro patrimonio vitivinicolo, il nostro Sense of Place. La memoria del luogo che porta nel bicchiere l’eredità di tutte le esposizioni, i microclimi e i suoli dei nostri vigneti storici. Alma Assemblage 2 è come una tavolozza fatta di molti colori e infinite sfumature. Per comprenderlo bisogna lasciarsi trasportare dalle emozioni: guardare il colore, osservare il perlage finissimo, sentire il profumo dei nostri territori e infine scoprire l’effetto che fa al sorso. Prima diretto, dritto, vibrante, poi si arrotonda e riempie il palato, fino a diventare lungo, persistente, e lasciarti addosso la voglia di berne ancora, fino all’ultimo bicchiere».

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