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Auritea di Tenute Lunelli, nuovo Cabernet Franc dai vigneti di Podernovo

11 Ottobre 2018 Elena Erlicher
Auritea è il nuovo Cabernet Franc in purezza delle Tenute Lunelli, il marchio ombrello della famiglia trentina proprietaria di Cantine Ferrari e dedicata ai vini tranquilli. Deve il suo nome alla conchiglia fossile arca aurita risalente all’era pliocenica e presente nei suoli del poggio su cui sorge la Tenuta Podernovo, sulle colline pisane.
Auritea, Cabernet Franc Costa Toscana Igt, è stato presentato a Palazzo Bovara, durante la Milano Wine Week, accompagnato dai piatti dello chef di origini toscane Enrico Bartolini, scelto non a caso dalla famiglia Lunelli per sottolineare la territorialità del vino. Le uve nascono nel vigneto Olmo di Podernovo, in un poggio unico per posizione (esposto a est), microclima (con la brezza marina che rinfresca le calde giornate estive) e composizione dei terreni ricchi di scheletro di origine marina sia in profondità sia in superficie (tanto che passeggiando nel vigneto si possono ritrovare numerose conchiglie fossili).    

Cabernet Franc morbido come cachemere

«Le conchiglie disgregandosi conferiscono una particolare mineralità al nostro Cabernet Franc», spiega l’enologo Marcello Lunelli, che con i cugini Matteo, Camilla e Alessandro conduce l’azienda, «un vino capace di trovare un equilibrio tra la leggerezza, la grazia, la potenza e il carattere tipici di questo vitigno». Auritea è frutto della collaborazione con Luca D’Attoma, da alcuni anni consulente enologico delle Tenute Lunelli. «Il Cabernet Franc era già presente sulle colline pisane già dal tempo dei Medici», dice l’enologo. «Qui si esprime al meglio grazie alle brezze marine, dando vita a un vino che pare abbia la consistenza e la finezza del cachemere».    

2015, la prima annata di Auritea

La prima annata di Auritea nasce dalla vendemmia 2015, effettuata rigorosamente a mano in piccole cassette e, dopo una pre-macerazione a freddo e una vinificazione in acciaio, matura per 18 mesi in barrique di legno francese, prima di affinare per altri 12 mesi in bottiglia. E come tutte le etichette di Podernovo, è un vino biologico. Al naso come in bocca stupisce per l’intensità e la finezza insieme. Profumi di ribes nero, polvere di cacao, erbe mediterranee anticipano accenni più balsamici e di cuoio. In bocca ha struttura, solida ed elegante, con tannini morbidi e rotondi, e sul finale evidenzia la sapidità donata dalla componente fossile del terreno.     Prodotto solo in 4.000 esemplari, è in vendita in enoteca a 55 euro, ponendosi al vertice dei vini di eccellenza delle Tenute Lunelli. «Per noi è un salto, una prova importante!», conclude Marcello Lunelli.

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