I Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg della famiglia Pola sono frutto di microvinificazioni parcellari che valorizzano le caratteristiche uniche di ogni area dei 100 ettari che coltivano. La filosofia delle Rive qui nasce ancor prima della loro istituzione e dà vita a una linea ad esse dedicata
Eroica e Superiore. Così Stefano Pola definisce la sua produzione di Valdobbiadene Docg. Una collezione di bollicine agili e raffinate, figlie di vigne su versanti ripidi, che richiedono cura estrema e lavorazioni rigorosamente manuali. La Cantina Andreola è stata fondata da suo padre Nazareno nel 1984 (Andreola è il cognome della nonna paterna di Stefano) e si trova a Farra di Soligo, in frazione Col San Martino. Siamo nel cuore delle colline del Conegliano-Valdobbiadene, patrimonio dell’Umanità Unesco, dove la famiglia Pola possiede 100 ettari a conduzione diretta, suddivisi in ben 250 parcelle che coprono tutta l’area della denominazione, per un totale di circa 100-150 singole microvinificazioni parcellari effettuate ogni anno.
Due strade per valorizzare le differenze
«Questo grande frazionamento rappresenta uno straordinario vantaggio in termini di ricchezza e biodiversità, che valorizziamo seguendo due strade diverse e complementari», spiega Stefano Pola. «La prima via corrisponde a Dirupo, il nostro storico assemblaggio di Glera dei nostri appezzamenti più importanti, dove “sublimiamo” le caratteristiche e le potenzialità che le diverse zone apportano vendemmia dopo vendemmia». Dirupo, il cui nome ricorda la bellezza dei terrazzamenti nonché la fatica richiesta dall’artigianalità delle lavorazioni, è nato 40 anni fa con la Cantina ed è il vino più famoso di Andreola.
I primi a credere nelle Rive
«La seconda strada è rappresentata dalle Rive, una menzione introdotta nel 2009 per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, che ci consente di esaltare le nostre diversità più emblematiche». Anni di ricerca in vigna e sperimentazioni in cantina avevano già portato i Pola all’individuazione di alcune microzone con caratteristiche uniche, meritevoli di essere espresse attraverso dei single vineyard. «Quando il disciplinare ha ratificato le Rive, abbiamo subito deciso di produrle perché coincidevano con la filosofia a cui stavamo lavorando. Essendo stati tra i primi a crederci e potendo scegliere da un patrimonio di vigne molto vasto, oggi siamo la realtà che produce e imbottiglia il maggior numero di spumanti a rivendicazione Rive di tutta la denominazione».
Tutte le declinazioni aziendali
La linea Rive comprende il Rive di Col San Martino, il Rive di Guia, il Rive di San Pietro di Barbozza, il Rive di Refrontolo, il Rive di Soligo, il Rive di Santo Stefano e il Rive di Rolle, ognuno con la sua personalità ben definita e territoriale. «Infine, mi piace ricordare anche il nostro Cartizze, una tipologia che potremmo definire l’antenato primordiale delle Rive», conclude Stefano Pola.