Alla scoperta della Birra Sarda Artigianale

Di Giulio Gardu

Se nei vostri piani c’è una vacanza in Sardegna, è sicuramente interessante programmare una breve deviazione dal vostro itinerario per far visita a un birrificio artigianale, considerato che ad oggi sull’isola ce ne sono una trentina, distribuiti su tutto il territorio regionale. Il percorso prende avvio da alcuni tra i più comuni luoghi di vacanza, con le tappe irrinunciabili alla ricerca dei più rappresentativi birrifici sardi.

Barley e il blasonato Perra

Nicola Perra

Nicola Perra

Se vi trovate sulla costa cagliaritana, tra Pula e Villasimius, è sicuramente da visitare il Birrificio Barley di Maracalagonis, che quest’anno festeggia dieci anni di attività, e al suo birraio Nicola Perra, il più blasonato e premiato della regione. Negli anni Nicola ci ha abituato a una continua serie di birre di successo, mai banali né scontate, nelle quali la tradizione viene rivisitata dal birraio con un’interpretazione my way, come spesso ama definirla lui stesso parlando delle proprie creature. Nel tempo le sue birre hanno fatto incetta di premi e riconoscimenti in tutto il mondo, raggiungendo mercati importanti quali Usa, Germania, Belgio, Regno Unito, Australia e Corea del Sud.

La birra sarda artigianale con uvaggi tipici regionali

Tra le numerose birre della gamma Barley, ora costituita da 13 etichette prodotte in maniera continuativa, meritano poi una citazione speciale quelle della serie BB, tutte caratterizzate dall’impiego di mosti di uve autoctone. In queste birre, i mosti di alcuni tra gli uvaggi più pregiati della tradizione vinicola regionale (Cannonau, Vermentino, Nasco, Malvasia) vengono impiegati sotto forma di sapa (mosto d’uva cotto secondo il metodo tradizionale sardo) o, come nel caso della BB7, ultima nata della gamma BB, sotto forma di mosto fresco (nella fattispecie, di uve Moscato), unendo il mondo della birra di qualità alla più profonda tradizione enologica sarda.

L’Italian Grape Ale

Nicola Perra, in particolare con la gamma BB, è uno dei produttori italiani che maggiormente hanno contribuito a creare un vero e proprio made in Italy della birra artigianale, riconosciuto per la prima volta a livello internazionale con un apposito stile: Italian Grape Ales (integrato di recente nel BJCP – Beer Judge Certication Program, che l’ha codificato anche se non è considerato ancora uno stile ufficiale) caratterizzato, appunto, dall’unione tra la tradizione birraria e l’utilizzo di materie prime profondamente legate al mondo del vino.

MezzaviaLa gamma di Mezzavia

A pochi chilometri di distanza, nel comune di Selargius, merita una visita anche il Birrificio Mezzavia che, in appena due anni di attività, ha collezionato con le sue birre una significativa serie di riconoscimenti e premi anche internazionali, a riprova della bontà del progetto e delle capacità del birraio Alessandro Melis. Alessandro aonda le proprie radici nella produzione hobbistica che, no ad appunto due anni fa, lo vedeva protagonista nelle vesti di homebrewer, e già da allora era evidente la stoa del birraio di livello. La gamma di Mezzavia è attualmente composta da cinque birre che vanno dalla Lunamonda (birra al frumento di ispirazione belga) alla Nautilus (Imperial Stout da 9,5 gradi), passando per la Merìdie (Belgian Ale con una facilità di bevuta straordinaria) e per la Gare de Roubaix, birra ambrata che si rifà alla tradizione delle Bière de Garde del Nord della Francia.

Dante ispira una Belgian Strong Ale

Merita una citazione anche l’ultima nata, presentata nello scorso mese di maggio, la Malacoda (dal nome del diavolo del XXI canto dell’Inferno dantesco), una Belgian Strong Ale da 7,5 gradi che si ispira alla tradizione belga anche nella scelta del nome, che spesso è legato alla figura del diavolo. Cinque birre che, con le loro caratteristiche, sono tranquillamente in grado di accompagnare, dall’antipasto al dolce, un tradizionale menu campidanese, sia di terra che di mare.

Da hobby a professione: Rubiu e P3 Brewing CompanyBarley

Se invece siete in vacanza nel Sulcis, merita una visita il birrificio Rubiu a Sant’Antioco, isola nell’isola (seppur sopra tra le birre di Mezzavia, nel Cagliaritano, Lunamonda e Merìdie sono di ispirazione belga, mentre Gare de Roubaix si rifà alla tradizione francese; Nicola Perra di Barley per la sua ultima creazione, la BB7, utilizza il mosto di Moscato collegata alla terraferma da un ponte), che, essendo un brewpub, accompagna l’attività di produzione di birra con un ristorante fortemente caratterizzato dall’utilizzo di ingredienti di assoluta qualità, con un’attenzione particolare alla tracciabilità di ciascuna materia prima. Menzione particolare per le pizze, per le quali è possibile scegliere tra ben quattro impasti base diversi, tutti a base di farine biologiche e di ingredienti strettamente legati al territorio regionale.

 

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 04/2016. Per continuare il viaggio alla scoperta della birra sarda artigianale acquista il numero nel nostro store (anche in edizione digitale) o scrivi a store@civiltadelbere.com.
Buona lettura!

Tag: , , ,

© Riproduzione riservata - 09/10/2016

Leggi anche ...

Bruxelles, laboratorio etico e sperimentale del caffè
L'altro bere
Bruxelles, laboratorio etico e sperimentale del caffè

Leggi tutto

Addio a Benito Nonino, l’uomo che ha nobilitato l’arte della Grappa
L'altro bere
Addio a Benito Nonino, l’uomo che ha nobilitato l’arte della Grappa

Leggi tutto

Caffè: con il design c’è più gusto
L'altro bere
Caffè: con il design c’è più gusto

Leggi tutto