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Alberto Zenato presidente delle Famiglie Storiche

7 Maggio 2019 Anna Rainoldi
Alberto Zenato presidente delle Famiglie Storiche

Cambio ai vertici delle Famiglie Storiche: Alberto Zenato è il nuovo presidente dell’associazione votata alla promozione dell’Amarone. Un cambio di poltrone all’insegna della continuità. Al suo fianco i vicepresidenti Giuseppe Rizzardi (titolare dell’azienda Guerrieri Rizzardi) e Giordano Begali.

Dopo tre anni alla guida del gruppo, Maria Sabrina Tedeschi passa il testimone al suo ex vicepresidente, produttore alla guida dell’omonima Cantina di famiglia con la sorella Nadia Zenato e la madre Carla Prospero Zenato. “Sono orgogliosa di lasciare nelle mani di Alberto Zenato un gruppo forte e solido, coeso e capace di lavorare insieme con lungimiranza e per il bene del territorio”, ha dichiarato la presidente uscente Maria Sabrina Tedeschi.  

Il contenzioso con il Consorzio: dialogo in progress

“A fronte di tanto impegno profuso e di un continuo dialogo con le istituzioni, mi spiace non aver chiuso durante la mia presidenza il contenzioso promosso dal Consorzio. Da questo punto di vista però posso affermare di aver fatto il possibile perché sia io personalmente, sia tutti gli associati delle Famiglie abbiamo dimostrato massima disponibilità in proposito, dichiarandoci anche disposti ad accettare, per il bene della Denominazione, tutte le richieste che il Consorzio ha formulato in giudizio. Purtroppo neppure questo è stato ritenuto bastevole, ma per la continua crescita qualitativa e culturale del territorio, il dialogo deve comunque continuare”, conclude la past president.

I futuri obiettivi del presidente Alberto Zenato

Il neo presidente, onorato di assumere questo importante incarico, ha ringraziato i soci per la fiducia in lui riposta. “Viviamo un periodo che richiede particolare attenzione e impegno nel salvaguardare l’immagine dell’Amarone come prodotto d’eccellenza nel mondo” ha commentato Alberto Zenato. “L’aumento delle superfici vitate, la richiesta crescente del Ripasso, la maggiore produzione di Amarone, sono segnali che devono trovare riscontro in una concreta strategia che non ne mini la qualità e la presenza sui mercati italiani ed esteri”.

Raggiungere nuovi mercati tenendo alta la qualità

Il controllo qualitativo resta un punto cruciale su cui lavorare. “Tra i miei primi intenti, quello di continuare, e favorire, un dialogo propositivo con le istituzioni, lavorando su temi concreti per mantenere alta la qualità dell’Amarone e dei vini della Valpolicella. In secondo luogo, ci impegneremo per consolidare i mercati storici come Stati Uniti, Canada e Nord Europa insistendo sull’esclusività e preziosità dell’Amarone e aprire la strada verso nuove aree in particolare asiatiche, in cui è fondamentale far conoscere la storia, la cultura e il lavoro che ogni famiglia sa esprimere con una personale interpretazione, ma con un linguaggio comune: il rigore, la tradizione, la passione. Importante sarà anche il confronto con associazioni simili alla nostra, come è già stato fatto con l’Accademia del Barolo, per fare rete e promuovere in particolare sui mercati esteri l’eccellenza della produzione vitivinicola italiana”.

I valori che uniscono 13 Famiglie Storiche

L’elezione del nuovo presidente e la composizione del rinnovato Consiglio di Amministrazione del Gruppo avviene all’insegna della continuità con i precedenti mandati, con l’appoggio di tutte le 13 Famiglie socie: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato. Raccontare le virtù dell’Amarone e delle sue secolari tradizioni nel mondo, cercando un dialogo costruttivo con tutti gli enti preposti alla salvaguardia e alla difesa di questo vino, e al contempo osservare con spirito critico e propositivo il territorio della Valpolicella restano gli obiettivi cardine dell’associazione.  

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