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Al Premio Nonino i valori della civiltà contadina per un mondo migliore

Al Premio Nonino i valori della civiltà contadina per un mondo migliore

«Da sempre il Premio Nonino è un appuntamento con la cultura della terra e il sapere dei contadini che la lavorano. Con la civiltà contadina noi condividiamo i valori che ci permettono di battagliare per riuscire ad aver un mondo migliore», così Giannola Nonino ha aperto la cerimonia per la consegna del riconoscimento giunto alla trentottesima edizione. Quest’anno la giuria, presieduta dal Nobel 2001 per la letteratura Naipaul, ha premiato il giornalista americano Michael Pollan, la poetessa statunitense Jorie Graham, lo scienziato inglese Peter Higgs e la ricercatrice del Cern di Ginevra Fabiola Gianotti.

IL PREMIO SPECIALE NONINO A TRE MAESTRI DELLA CUCINA ITALIANA – I primi a salire sul palco, davanti a un parterre di 600 ospiti riuniti a Ronchi di Percoto (Udine), sono stati Annie Féolde (Enoteca Pinchiorri – Firenze), Gualtiero Marchesi (L’Albereta – Erbusco, Brescia) ed Ezio Santin (Antica Osteria del Ponte – Cassinetta di Lugagnano, Milano), che hanno ricevuto il Premio Speciale Nonino. I rinomati chef, patron dei primi tre ristoranti italiani che hanno ottenuto le ambite tre stelle Michelin, sono stati premiati per il ruolo di pionieri nella diffusione dell’eccellenza della nostra cucina nel mondo.

Fabiola Gianotti, al fianco dello scienziato Peter Higgs, ha dedicato il premio a tutti i ricercatori precari

I PREMIATI SUL PALCO – A loro sono andati anche i complimenti di Michael Pollan, il giornalista americano che ha ricevuto il Risit d’Âur 2013 per la sua attività di denuncia del sistema agroalimentare e la proposta di una via etica e consapevole all’alimentazione. Il Premio Internazionale Nonino è andato alla poetessa Jorie Graham, che con un ardito escamotage etimologico del suo discorso, è riuscita a trovare un punto d’incontro tra poesia e agricoltura. La parola “verso”, infatti, avrebbe la stessa radice dell’attrezzo da lavoro “versoio” (utilizzato per rivoltare le zolle nei campi). Peter Higgs (Premio a un Maestro del nostro tempo), lo scienziato ottantaquatrenne che ha teorizzato il “bosone” (detto anche la “Particella di Dio”), ha raccontato il momento di quella straordinaria intuizione: «Ebbi l’idea passeggiando in campagna. Era il 1964, ma mi è toccato aspettare quasi 50 anni per scoprire che non mi ero sbagliato». E a confermarlo al suo fianco c’era Fabiola Gianotti, vincitrice del Premio Nonino e la quinta personalità più importante al mondo nella classifica 2012 di Time. La ricercatrice italiana, che ha provato l’esistenza della particella elementare “bosone” il 4 luglio al Cern di Ginevra, ha ringraziato i diecimila scienziati da 60 Paesi che hanno contribuito alla scoperta e ha dedicato il premio «a tutti i ricercatori che ogni giorno combattono contro la precarietà e tante altre difficoltà». Al termine del discorso Fabiola Gianotti ha confessato, ahimè, di essere astemia!

Un saluto affettuoso da parte della famiglia Nonino è andato anche a Ottavio e Rosita Missoni, grandi amici del Premio.

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© Riproduzione riservata - 28/01/2013

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