Nuove acquisizioni: dal Piemonte alla Sardegna, ecco gli ultimi accordi siglati
Il Gruppo Dosio acquisisce le storiche Cantine Coppo di Canelli. Ceretto lancia il primo Barbaresco Gallina, dopo l’acquisto di 3 ettari entro i confini del celebre cru di Neive. Fantini Group lancia il progetto sardo Atzei, mentre Mondodelvino (come già Botter) entra nell’orbita di Clessidra.
Il periodo non è dei più propizi, ma il settore vinicolo italiano è in ripresa. Lo dimostrano (anche) le molteplici acquisizioni andate a buon fine nel corso di questa prima metà del 2021. Nei mesi scorsi vi abbiamo parlato del “matrimonio” tra Jermann e Antinori e di quello tra Torrevento e Oria Wine, ma ci sono nuovi accordi da ricordare.
Coppo entra nel gruppo Dosio
È di inizio giugno la notizia dell’acquisizione da parte del Gruppo Dosio di La Morra (Cuneo) delle storiche Cantine Coppo di Canelli (Asti). I termini economici ufficiali dell’operazione non sono stati resi noti; le voci trapelate parlano di circa 20 milioni di euro. «L’accordo con Coppo rappresenta soprattutto l’occasione per cogliere la sfida per una reale smart agriculture mirata all’integrazione di tecnologie digitali con l’obiettivo di far dialogare i tempi scanditi dalla natura, ai quali si deve un imprescindibile rispetto, con tutti gli elementi di innovazione tecnologica oggi disponibili». È questo il commento rilasciato all’Ansa da Gianfranco Lanci, top manager del Gruppo Dosio (e chief operating della multinazionale Lenovo, azienda leader nel mercato dei personal computer). Al fine di garantire la continuità aziendale, Paolo, Roberto e Luigi Coppo, rispettivamente terza e quarta generazione di famiglia, manterranno le loro posizioni sul fronte produttivo e commerciale, occupando posizioni di rilevanza nel Gruppo.
Prima edizione del Barbaresco Gallina per Ceretto
Restando in regione, ricordiamo l’esordio del Barbaresco Gallina di Ceretto. È il frutto di una recente acquisizione di 3 ettari di vigneto a Neive, all’interno dello storico cru Gallina. A raccontare il valore di questa prima uscita è Roberta Ceretto, terza generazione a capo dell’azienda di famiglia con il fratello Federico e i cugini Alessandro e Lisa. «Gallina è uno dei più rinomati vigneti del Barbaresco e per noi è stato un acquisto importantissimo perché completa il nostro percorso di vignaioli mettendo al centro la valorizzazione dei cru delle due grandi Docg del territorio. L’obiettivo è quello di offrire una gamma il più possibile completa di terroir espressivi del Barolo e Barbaresco. Con Gallina la Cantina porta a compimento la sua presenza nei tre comuni del Barbaresco, così come in modo complementare stiamo facendo nel Barolo, dove siamo già proprietari di cinque cru in cinque diversi comuni. Per un produttore delle Langhe si tratta di un risultato enorme; ci permette di garantire un vero viaggio tra le sfumature che queste colline sanno dare ai nostri Nebbiolo».
Fantini sbarca nel sud della Sardegna con Atzei
Ci spostiamo al Centrosud, con destinazione finale in Sardegna dove il gruppo Fantini (dal 2019 di proprietà del fondo americano Platinum Equity) ha deciso di produrre un nuovo marchio, Atzei. Fantini (già Farnese), ha base in Abruzzo e tenute in Toscana, Campania, Basilicata, Puglia e Sicilia; con il nuovo progetto il gruppo sbarca sull’altra isola maggiore. Come racconta il presidente Valentino Sciotti: «Per me la Sardegna è un luogo del cuore, produrre vino qui è un sogno che avevo da tempo. Nel paesino confinante con Sanluri, nel Sud della Sardegna, ossia Mogoro, abbiamo trovato una Cantina cooperativa animata da grande passione e rispetto per la viticoltura. Il loro punto debole era l’assenza di un forte partner enologico e commerciale. Le necessità si sono insomma incrociate alla perfezione». Atzei è quindi il risultato di una partnership che va oltre il rapporto cooperativistico, selezionando i singoli migliori vigneti, per produrre etichette d’eccellenza. Quattro i vini che segnano l’esordio sardo: i tre monovarietali Monica, Cannonau e Vermentino, riuniti nella linea Saragat; e Aru, blend di Monica, Cannonau e Bovale, destinato a diventare il vino di punta.
Mondodelvino entra nel gruppo Clessidra Private Equity
Continuano gli investimenti di Clessidra Private Equity SGR nel settore enologico nazionale. Dopo l’ingresso nella compagine di Botter, a fine aprile è stato annunciato anche quello di Mondodelvino, di cui sono state acquisite le quote di maggioranza. «Dopo l’operazione Botter, abbiamo continuato a ricercare profili aziendali adatti al nostro progetto di creazione di un leader italiano del comparto», precisa Andrea Ottaviano, AD di ClessidraPrivate Equity. «Mondodelvino, per posizionamento competitivo, orientamento internazionale e offerta di denominazioni e brand (tra cui Cuvage, Poderi dal Nespoli e Barone Montalto, ndr) ha caratteristiche assolutamente compatibili con l’obiettivo strategico di consolidamento». Gli fa eco Francesco Colli, managing director del gruppo, che commenta:«Intendiamo valorizzare le rispettive aree di eccellenza delle due società Mondodelvino e Botter, preservando le identità e al tempo stesso assicurando una gestione coordinata. In tale ottica il nuovo gruppo sarà guidato da Massimo Romani, attuale amministratore delegato di Botter, che ricoprirà anche la carica di AD di Mondodelvino».
Foto di apertura: S. Graham – Unsplash
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