Torrevento acquisisce le quote di maggioranza di Oria Wine, azienda del Primitivo
Storica protagonista della viticoltura pugliese con base nelle Murge, Torrevento allarga il suo raggio di azione nel Tacco d’Italia. Ha infatti acquisito la maggioranza di Oria Wine, Cantina salentina con un patrimonio di vecchie viti ad alberello. Il presidente Francesco Liantonio lo ha definito un investimento strategico.
La pandemia non ferma le acquisizioni. Dopo avervi raccontato dell’accordo Jermann-Antinori e della fusione tra la Cantina di Custoza e Valpantena, ci spostiamo nel Meridione e più precisamente in Puglia. La storica Torrevento (partner di Prosit Spa) annuncia l’acquisto delle quote di maggioranza di Oria Wine, azienda che porta il nome del comune brindisino in cui è ubicata, nel cuore dell’areale del Primitivo di Manduria Doc e dell’Igt Salento. L’accordo, siglato il 2 marzo e ufficializzato nei giorni scorsi, concretizza la volontà di Torrevento di creare una perfetta sinergia tra le varie anime regionali, tra il nord e il sud della Puglia.
Un investimento strategico per il brand
A commentare l’operazione è in prima battuta Francesco Liantonio, presidente di Torrevento e consigliere di amministrazione di Prosit Spa: «Per affrontare mercati sempre più complessi, esigenti, competitivi e in continua evoluzione occorre avere obiettivi ben precisi e risorse importanti da destinare agli investimenti. Oria Wine rappresenta un investimento strategico, un tassello fondamentale che offrirà una ulteriore opportunità di crescita e di consolidamento del brand Torrevento».
Il focus sul Salento e le sue denominazioni
Torrevento si trova ai piedi di Castel del Monte (Andria), maniero Patrimonio dell’Umanità Unesco voluto da Federico II. Al centro della produzione ci sono gli autoctoni tradizionali delle Murge, a cominciare da Nero di Troia, Bombino bianco e Bombino nero. I fuoriclasse aziendali sono i pluripremiati Vigna Pedale e Ottagono Castel del Monte Docg. «Da molti anni siamo impegnati anche nella produzione e valorizzazione del Primitivo e delle varietà tipiche dell’area salentina. Oggi abbiamo deciso di investire direttamente in questa zona, per consolidare e sviluppare ulteriormente le produzioni e la commercializzazione di tali prodotti, sempre all’insegna della tracciabilità di filiera».
Viti di Primitivo ad alberello vicino a Manduria
Gli appezzamenti e il sito produttivo si trovano nel territorio di Oria, vicino a Manduria. «Si tratta di antiche vigne di Primitivo allevate ad alberello pugliese, tradizionale metodo di coltivazione locale a bassa resa frutto di un lavoro completamente manuale. La selezione varietale delle uve, insieme a un’attenta vinificazione, ci permetterà di ottenere e continuare a produrre vini strutturati, apprezzati in tutto il mondo», conclude Liantonio. Leonardo Palumbo, enologo tra i più esperti della produzione pugliese, che segue la parte enologica di Torrevento dal 2014, spiega che: «Oria Wine è dotata di ampi spazi per la raccolta delle uve e di una moderna tecnologia in cantina, ma anche preziosissime vasche in cemento che con cui esaltare le caratteristiche varietali del Primitivo».
Un’opportunità di crescita per Oria Wine
«Io e la mia famiglia abbiamo sempre creduto nelle potenzialità del Primitivo, ponendo le basi del progetto di Oria Wine», spiegano Luigi Lenoci e Alessandro Masciulli, quest’ultimo appena nominato amministratore del marchio. «Oggi, grazie all’accordo siglato con Torrevento e al supporto di un gruppo importante come Prosit, abbiamo l’opportunità di rafforzare ulteriormente quanto già intrapreso per consolidare ed espandere le nostre produzioni grazie a mirati investimenti in vigna, cantina e sul mercato».
Tag: Francesco Liantonio, Leonardo Palumbo, Oria Wine, Primitivo, Puglia, Torrevento© Riproduzione riservata - 27/03/2021