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Arvino, un raro autoctono nella Valle del Savuto

21 Giugno 2020 Roger Sesto

L’Arvino è un vitigno autoctono giunto nel Cosentino dalla Magna Grecia, alla base del Savuto Doc; una denominazione posta in un territorio impervio a sud-ovest dell’omonimo fiume che scorre tra le montagne della Sila e da esse sovrastato.

Ancora oggi, come da tradizione, le viti sono qui allevate ad alberello. Sebbene studi recenti abbiano riconosciuto una sua similitudine con il Magliocco dolce, l’estrema diversità dei terroir dove i due sono coltivati fa sì che a livello organolettico presentino profonde differenze. Nel caso dell’Arvino è il microclima della valle del Savuto a fare la differenza, soprattutto grazie alle escursioni termiche e alla pendenza dei terreni che impediscono ristagni d’acqua.

Gianfranco Pironti dell’azienda Antiche Vigne

Profumi di cannella e noce moscata per il Savuto Doc di Antiche Vigne

Tra i suoi principali interpreti, citiamo Gianfranco Pironti con la sua giovane azienda Antiche Vigne. Sita a Rogliano (Cosenza), la tenuta si estende su 14 ha. Vinificato dal 2006, il longevo Savuto Superiore Doc rappresenta la massima espressione dell’azienda, con i suoi profumi di frutti scuri, cannella, noce moscata e il sorso minerale e austero.

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