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Il Novello nel 2010: come sta?

5 Novembre 2010 Civiltà del bere
Il Novello ormai ha definitivamente cambiato pelle; da vino per la ristorazione, fino a 10 anni fa, a vino per il consumo familiare oggi attraverso il canale della grande distribuzione. La trasformazione è stata accompagnata da una progressiva contrazione dei consumi di questo vino “stagionale” passato da oltre 20 milioni di bottiglie dei primi anni Duemila a circa 10 milioni di quest’anno. Naturale anche la concentrazione produttiva, data la restrizione distributiva: sempre più viticoltori hanno abbandonato la produzione di Novello, e i big hanno comunque decisamente contratto i numeri. Primo risultato evidente della “ritirata” da parte delle aziende, sempre meno interessate al Novello, è stata la soppressione di Anteprima Novello, il salone organizzato per 20 anni a Vicenza e da 2 anni a Verona. Non esiste più quindi l’evento “nazionale” e in ogni regione si sono moltiplicate le feste locali per festeggiare l’arrivo di questo primo “squillo di tromba” della nuova vendemmia. Sembra dunque firmato il certificato di morte del prodotto, ma qualcuno già sospetta che il Novello risorgerà presto dalle sue ceneri. Tanto per fare un esempio, un uomo “nuovo” del vino, ma di navigata esperienza nel marketing e nel commercio, Oscar Farinetti, ideatore di Eataly e comproprietario di Fontanafredda, ha appena presentato Già, vino nuovo, vin nouveau, cioè Novello. Debutta con 200 mila bottiglie. Tra qualche giorno on line la classifica della produzione dei più importanti Gruppi che fanno Novello.

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