In Italia

In Italia

Rigoloccio: uve bordolesi, Dna maremmano

28 Dicembre 2018 Civiltà del bere
La Cantina di Gavorrano sorge nel cuore delle Colline Metallifere, che conferiscono ai vini una forte impronta territoriale. Qui si scommette sulle varietà internazionali per dar vita a Super Tuscan ricercati ed eleganti, tra cui spicca il Merlot Abundantia.
La parola Rigoloccio racchiude molti significati. Il primo e più immediato è quello di fiumiciattolo, dal toscano “rigo”, con riferimento a una piccola fonte che circonda i vigneti. Ma Rigoloccio indica anche un’antica miniera di pirite, di cui resta visibile una vecchia torre dismessa. «La scelta di questo nome per la Cantina è un appassionato omaggio alle sue radici e all’industria estrattiva che ha plasmato questi luoghi», racconta il general manager Eros Dal Lago. «Ci troviamo lungo il crinale del monte Calvo, ai piedi del borgo di Gavorrano, e nelle giornate terse si può scorgere il profilo dell’isola d’Elba».

23 ettari ai piedi delle Colline Metallifere

Quest’angolo di Alta Maremma è contraddistinto dalle Colline Metallifere, così chiamate per la ricchezza di minerali che hanno permesso lo sviluppo di una fiorente attività mineraria fino agli anni Ottanta del secolo scorso. «L’azienda, fondata nel 2002, si estende per 23 ettari tra viti, sughere e olivi secolari. Fin da subito si è deciso di puntare sugli internazionali impiantando uve bordolesi per la creazione di SuperTuscan sul modello di Bolgheri».    

Varietà internazionali per vini eleganti e territoriali

Il progetto è stato affidato a due professionisti di comprovata fama: l’agronomo francese Pierre Marie Guillaume e l’enologo Fabrizio Moltard. Ancora oggi gestiscono in tandem le operazioni in vigna e cantina con l’aiuto del team Rigoloccio. «La scelta di Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot si è rivelata vincente. Anno dopo anno le nostre etichette hanno saputo conquistare il grande pubblico e la critica. Tra i riconoscimenti che ci rendono più orgogliosi c’è la vittoria del Concorso MondoMerlot, che ha decretato il nostro vino di punta, l’Abundantia Maremma Toscana Doc, Miglior Merlot d’Italia nel 2015». Il fil rouge delle etichette del Rigoloccio è sicuramente l’eleganza, unita a una forte impronta territoriale legata ai suoli ricchi di minerali ferrosi.

Le vigne di Rigoloccio sono baciate dal sole e dal vento marino

I filari sono collocati in zona precollinare, tra i 40 e i 100 metri, e beneficiano di soleggiamento costante, effetto mitigante delle brezze marine e notevole escursione termica giorno-notte. «La produzione di uva per ettaro si aggira sui 60 quintali. In cantina si procede a una duplice selezione dei grappoli con vinificazioni separate delle singole parcelle, assemblate solo al momento dell’affinamento e dopo numerosi assaggi». Attualmente il Rigoloccio è impegnato nella ristrutturazione dell’edificio dove è ubicata la cantina, con una rivisitazione in chiave contemporanea del country style maremmano.
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 5/2018. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l'ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Cadgal, l’altra faccia del Moscato d’Asti

Alessandro Varagnolo, che guida la Cantina piemontese dal 2023, mira a dare […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: alla 3^ edizione del summit riflettori puntati sui grandi bianchi e sui giovani

La biennale “marittima” di Civiltà del bere si è svolta l’8-9 giugno […]

Leggi tutto

9 Morellino del Cuore + 1 di vecchia annata

I 10 campioni di Tenuta Agostinetto, Poggioargentiera, Cantina Vignaioli del Morellino di […]

Leggi tutto

La linea Ritratti di La-Vis si rinnova

Rinasce la storica gamma della Cantina trentina che comprende Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer, […]

Leggi tutto

Monteverro all’Enoluogo: il grand vin bordolese-mediterraneo sfida il tempo

Il salotto milanese di Civiltà del bere ha ospitato una verticale di […]

Leggi tutto

Il futuro del Cannonau è giovane

Non solo rosso, ma anche spumante, rosato, passito e liquoroso. È quanto […]

Leggi tutto

Breve giro in Calabria, tra pionieri ed emergenti

Durante il Vinitaly abbiamo incontrato cinque imprenditori, dalle storie molto diverse, che […]

Leggi tutto

Il Ludwig di Elena Walch è il miglior Pinot nero d’Italia

Seguono a stretto giro la Riserva Burgum Novum di Castelfeder e la […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati