Mondo

Mondo

Diario di uno studente MW – Da Bordeaux #1

3 Febbraio 2015 Alessandro Torcoli
Debra Meiburg MW ci ha scritto nella lettera di benvenuto: "In questi sette giorni raggiungerete vette di gioia e abissi di disperazione, ma ciò che più conta è che ne uscirete carichi e ispirati alla conquista di quelle due gloriose iniziali accanto al vostro nome". Ecco, il seminario di Bordeaux dell'Institute of Masters of Wine dedicato agli studenti del II anno, come il sottoscritto, sta mantenendo le promesse, ma per adesso solo per quanto riguarda "gli abissi di disperazione". Ieri mattina primo tasting di 12 bianchi... 4 Chardonnay di Borgogna, 4 vini di 4 varietà diverse dalla Nuova Zelanda (tra i quali un Pinot grigio), 2 Sauvignon blanc di Sancerre, 2 Riesling australiani... con il solito corredo di domande alle quali devi rispondere come un fulmine, senza fermare il polso, se vuoi conquistare punti a sufficienza per passare l'esame. IN VIGNA: STORIA E TABÙ - Ma s'impara soprattutto dagli errori, giusto? E finché non li commetti all'esame, perché disperarsi? E se poi dovessi anche fallire al primo tentativo d'esame? Ma pazienza! Ci sono studenti che stanno per andare in pensione. Con queste frasi pseudoconsolatorie in mente ho affrontato il pomeriggio, che invece è stato davvero "inspiring", con un José Vouillamoz in spolvero che ci ha intrattenuti sulle origini della vite. E sapevate che vite, linguaggio e alimenti provengono tutti dalla stessa area, trancaucasica, tra la Turchia, l'Armenia e la Georgia? Affascinante, i riflettori si stanno spostando rapidamente su quell'area del mondo, fino a ieri sconosciuta ai winelovers. E abbiamo parlato anche di parentele dei vitigni, per ricordare nonno Pinot. Infatti, sembra che molte delle varietà più usate nella produzione di vini di pregio derivi proprio dal prestigioso vitigno francese. E ancora, abbiamo riflettuto su un argomento tabù, vantaggi e svantaggi nell'uso di vitigni geneticamente modificati. Ci prepariamo al secondo giorno: degustazione di 12 rossi e una prova dell'esame teorico. Siamo solo all'inizio.

Mondo

Maison Abelé 1757: lo chef de cave Etienne Eteneau presenta il nuovo Rosé

Un Brut Sans Année a base di uve Chardonnay (50%) e Pinot […]

Leggi tutto

Dazi americani: tutto e il contrario di tutto (con il vino al centro)

Il 28 maggio sono stati considerati illegittimi da parte del tribunale federale […]

Leggi tutto

La 2025 è un’ottima annata. Così dicono nell’Emisfero australe

A sud dell’Equatore la vendemmia è giunta al termine da alcune settimane […]

Leggi tutto

Jacquesson Cuvée 700: con Alberto Lupetti alle origini del mito

Attraverso questa collezione, lanciata nei primi anni Duemila, i fratelli Jean-Hervé e […]

Leggi tutto

Vecchie vigne alla prova del calice. Una masterclass con Sarah Abbott MW

Dal Cartizze al Soave, passando per Pitigliano e il Chianti, con tappe […]

Leggi tutto

Dazi Usa: stop di 90 giorni, ma rimane il 10% sulle esportazioni

Novanta giorni di pausa, così ha dichiarato il 9 aprile il presidente […]

Leggi tutto

La guerra dei dazi di Trump: il mondo del vino (e non solo) in bilico

L’impatto economico dei dazi imposti dall’amministrazione Trump ha già sconvolto il commercio […]

Leggi tutto

La leggerezza dei Kabinett

Nascono soprattutto da uve Riesling. Sono vini freschi e poco alcolici, dove […]

Leggi tutto

ProWein perde la leadership tra le fiere europee del vino

Anche per la storica manifestazione di Düsseldorf, andata in scena tra il […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati