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Intervista a Francesco Villa, Miglior sommelier 2013 Fisar

18 Ottobre 2013 Jessica Bordoni
La Fisar, Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, ha eletto il suo campione per l’anno 2013. È il ventinovenne Francesco Villa della delegazione di Siena Valdelsa, che sabato 12 ottobre all’Hotel Melià di Roma ha trionfato sugli altri due finalisti: Lara Pradal, della delegazione di Treviso, e Giovanni Raimondi, di quella di Livorno. UNA PROVA IMPEGNATIVA - Lo abbiamo contattato telefonicamente per conoscere le sue impressioni a qualche giorno dalla vittoria e saperne di più sulle esperienze lavorative e i progetti per il futuro. «Sono ovviamente molto orgoglioso di questo riconoscimento, anche se confesso che è stata dura. Soprattutto la prova scritta iniziale ha lasciato me e gli altri concorrenti pieni di dubbi: le domande erano piuttosto impegnative; il momento della degustazione, invece, mi ha dato meno problemi».  LAUREATO IN ENOLOGIA E DOCENTE IN FISAR - Francesco Villa si è laureato in Viticoltura ed Enologia all’Università di Firenze e attualmente presta servizio come consulente per un’azienda del Chianti Classico, dopo una serie di esperienze tra la Francia e il Nord Italia. A 18 anni è entrato a far parte della Fisar e oggi ricopre la carica di docente ma anche direttore dei corsi della delegazione di Siena Valdelsa. «La mia figura non è quella del sommelier tradizionale, che lavora in un ristorante e ha frequentato la scuola alberghiera. Il mio approccio del vino è più tecnico, legato agli studi di viticoltura e agronomia». OLTRE AL SUCCESSO, TANTI PREMI – Quali sono i suoi maestri e chi l’ha aiutata a prepararsi al concorso? «Un grazie particolare va agli amici Filippo Franchini, miglior sommelier d’Italia Fisar 2012, e Giampaolo Zuliani, della delegazione di Brescia, che mi hanno sostenuto e consigliato in questi mesi di preparazione». Al vincitore è stato consegnato il Trofeo offerto dallo sponsor Rastal, storico marchio di calici in vetro, ma anche un biglietto per un viaggio studio in Portogallo donato dall’azienda produttrice di tappi Amorim Cork Italia e, ancora, e un weekend per due persone firmato Fattoria del Cerro-Saiagricola insieme a una bottiglia formato Jeroboam di Vino Nobile di Montepulciano della nota Cantina toscana di proprietà del Gruppo Fondiaria Sai Assicurazioni.

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