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Rosso del Conte di Tasca d’Almerita, la storia di una vita

8 Febbraio 2013 Emanuele Pellucci
La storia di Tasca d’Almerita ha coinciso con quella dell’enologia siciliana e, in molti casi, nazionale. Significa parlare di tradizioni guardando il futuro. Radici salde nel passato animate da uno spirito contemporaneo. TENUTA REGALEALI, CUORE DELL'AZIENDA - Tasca d’Almerita rappresenta, infatti, l’essenza della cultura vinicola siciliana. Un’avventura iniziata nel 1830 con la Tenuta Regaleali, cuore dell’azienda a livello spirituale e organizzativo, centro dinamico della ricerca e della vinificazione contemporanea. Qui si offre un’autentica e raffinata ospitalità agricola, con la scuola di cucina a partire dai prodotti dell’orto, nella storica e iconica fattoria di famiglia. IL ROSSO DEL CONTE - Il vino più rappresentativo della Tenuta è nato nel 1970 come Regaleali Riserva del Conte, conosciuto da tutti come Rosso del Conte, alle origini un Nero d’Avola quasi in purezza, da un vigneto impiantato nel 1954 ad alberello, con una piccola parte di Perricone, e affinato in botti grandi di castagno. Adesso rappresenta la migliore espressione della Tenuta Regaleali perché alla storica vigna San Lucio si è unita la migliore selezione vendemmiale delle altre uve a bacca rossa della tenuta. 5 TENUTE PER 500 ETTARI DI VIGNETI - Oggi Tasca d’Almerita è composta da cinque tenute che ricalcano il complesso carattere della Sicilia conservatrice e innovatrice, per un totale di oltre 500 ettari di vigneti in cui, tra l’altro, sono nati il primo Chardonnay e il primo Cabernet di Sicilia. Tascante si trova alle pendici dell’Etna, vigneti di Nerello Mascalese di arcaica bellezza, immersi in un bosco di castagni; Capofaro è riscaldato dalla calda luce dell’arcipelago Eoliano, sull’isola di Salina e proprio a picco sul mare si trovano i vigneti della Malvasia, un elegante vino da dessert. Sallier de La Tour, dei cugini principi di Camporeale, nel territorio della Doc Monreale, è riconosciuto per la coltivazione del Syrah, mentre sull’antica isola fenicia di Mozia, in provincia di Trapani, c’è la Tenuta Whitaker, una piccola gemma enologica dove il Grillo esprime tutta la sua salinità e freschezza. Un’eccellenza variegata e riconosciuta da diversi premi, come per esempio quello di “Cantina dell’anno 2012” della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. PROGETTI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE - Per la famiglia Tasca, il conte Lucio e i figli Giuseppe e Alberto, il raccolto dell’uva è il racconto di una vita, che tiene ben presente l’etica e la sostenibilità ambientale. Sempre in prima linea è azienda pilota di SOStain, nato per aiutare le aziende a sviluppare le produzioni vitivinicole con un ridotto impatto ambientale, e fa parte del progetto del ministero dell’Ambiente “La sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia”. Indirizzo della Cantina: via dei Fiori 13, Palermo, tel. 091.64.59.711, mail info@tascadalmerita.it, www.tascadalmerita.it. Leggi anche: il report di Civiltà del bere sull’enologia regionale Speciale Sicilia Cusumano e la rinascita del Moscato dello Zucco I 25 anni del Vigna di Gabri di Donnafugata   Nei 700 ettari di Feudo Arancio il futuro sarà ecosostenibile Feudo Principi di Butera studia il Nero d'Avola per un grande cru Feudo di Mezzo, la Cantina sull'Etna di Planeta

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