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Viaggio polisensoriale nella Tenuta Zenato

7 Giugno 2010 Elena Erlicher
Quando teniamo tra le dita un calice di vino e ci prepariamo ad assaggiarlo, sappiamo già che ci aspetta un’esperienza coinvolgente per tutti i nostri sensi. Domenica 30 maggio nella Tenuta Santa Cristina, a San Benedetto di Lugana (Verona), Carla, Alberto e Nadia Zenato ci hanno condotto in un viaggio attraverso i sensi per scoprire colori, profumi, sapori e piacevolezza dei loro vini Lugana e Valpolicella. Accanto alla possibilità di degustare e acquistare le etichette di casa Zenato, tra cui l’Amarone Classico 2006 che quest’anno è stato premiato con 94 punti da Wine Spectator, era abbinato l’originale percorso in cantina tra le opere di cinque artisti, ognuno dei quali si è cimentato con un senso della percezione diverso. La creatrice di profumi Laura Tonatto ha estrapolato gli aromi del Cresasso, Corvina in purezza, ricostruendo poi con le essenze il percorso olfattivo di analisi del vino: dalla rosa mielata ai frutti rossi e all’acidità della mela verde, per finire con l’eleganza del patchouli. Lo scultore Sergio Cappellini ha rappresentato il tatto attraverso figure femminili dalle forme morbide e dai gesti dolci. Il giovane pittore veronese Federico Ferrarini ha trasmesso al pubblico le emozioni che regalano alla vista i colori e i diversi materiali utilizzati per le sue opere, come Biosphere che rappresenta la nascita di un vino. Lo chef Francesco Balestrieri del Faro Verde di Porticello (Palermo) ha proposto il tonno in varie cotture in abbinamento ai vini Zenato, mentre il musicista Gianfranco Grisi ha allietato la giornata con il Cristallmonio, strumento composto da calici di cristallo suonati tramite sfregamento. «Questa è un’esperienza unica da vivere nella giornata altrettanto unica di Cantine Aperte», ha detto Nadia Zenato, «e che parte dalla considerazione che nel calice di vino sono contenuti tutti e cinque i nostri sensi». Altra chicca della giornata è stata "Il cassetto dei sogni", un angolo dedicato alla vendita di gioielli di vari artisti statunitensi scelti per l'occasione da Nadia Zenato (con prezzi che andavano dai 65 ai 120 euro). I materiali utilizzati per anelli, bracciali e collane erano tra i più inusuali, come pelle, plastica, raso e swarovski. E proprio qui siamo venuti a conoscenza di una notizia particolare: una nuova linea di gioielli che la stessa Nadia sta progettando e di cui ci ha mostrato il primo bracciale fatto con capsule del Lugana Brut Zenato.

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