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I ristoranti amici del vino: Locanda Stendhal

9 Novembre 2012 Elena Erlicher

Il ristorante

La locanda è stata dedicata a Stendhal nel 1958, ma già dall’inizio degli anni Cinquanta serviva ai tanti clienti i piatti della tradizione che ancora si ritrovano in carta: la selezione di salumi con culatello, gola, prosciutto di Parma e salame, gli anolini in brodo di cappone, i tortelli di erbette o di zucca e il carrello dei bolliti (solo su prenotazione). Oggi, guidato da Giorgio, il locale ha ritrovato lo spirito e l’entusiasmo di un tempo. Il menu è ideato dallo chef Pierre Pastor (parmigiano Doc, nonostante il nome) ed è arricchito con proposte creative a base di pesce, come i bastoncini di patate con capesante, vongole e porro al pesto, lo storione in casseruola con alici, cipollotti e piselli e il trancio di ricciola con fondente di melanzane, bottarga e capperi di Pantelleria. Anche sui dolci la mano felice di Pierre si fa sentire, con la mousse al frutto della passione al biscotto di mandorle bianche con caramello e il cannolo croccante al mascarpone con salsa al pistacchio e granella di meringhe.  

Carta dei vini

Seleziona i vini: il patron Giorgio Zanichelli. A 13 euro: NerodiLambrusco di Otello Ceci. A 14 euro: Chardonnay di Tormaresca, Sangiovese di Romagna Superiore di Poderi dal Nespoli e Duca S. Felice Cirò Riserva di Librandi. A 15 euro: Insolia Cusumano. A 16 euro: Barbera d’Asti Fiulot di Prunotto.

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