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Annate storiche: Terra delle Ginestre, attrazione per il passato

9 Ottobre 2012 Roger Sesto
Annate storiche di vini mitici (18): Lazio Questa minuscola cooperativa di Spigno Saturnia (Latina) nasce nel 1998 con l’intento di recuperare i vitigni storici del litorale della Riviera di Ulisse, un territorio dal punto di vista enoico dimenticato per secoli. Un lavoro quasi filologico, per individuare le varietà descritte dai latini, recuperarle e sperimentarne la vinificazione; il tutto con la convinzione di riportare ai giusti fasti uve a bacca rossa quali Metolano, Abbuoto, Uva Vipera, e a bacca bianca come Bellone e Moscato di Terracina. IL LENTISCO - L’azienda sta oggi recuperando e reimpiantando questi antichi vitigni, rintracciati con difficoltà nel territorio, così da far rinascere l’antico patrimonio viticolo dell’aerale.«Per fortuna da qualche anno sempre più aziende hanno iniziato un lavoro di riscoperta delle vecchie tradizioni locali, con un approccio enologico sempre meno invasivo», racconta fiero Giulio Marrone, presidente della cooperativa. Un atteggiamento che, tra gli altri, ha dato vita al Lentisco, Bellone in purezza, con cui «abbiamo raggiunto il risultato di proporre vini ottenuti con antiche tecniche di produzione e con un’assoluta naturalità nei processi di trasformazione e maturazione, tanto che oggi il nostro Lentisco viene commercializzato dopo almeno due anni dalla vendemmia». LE ANNATE MIGLIORI - Oltre a non forzare l’uscita dei vini, si sta costruendo una biblioteca storica dei medesimi «per comprenderne le potenzialità di invecchiamento, anche per poter mettere a listino più annate, tanto che oggi se ne trovano in vendita ben quattro di Lentisco, dalla 2006 alla 2009. Il protocollo di vinificazione è ormai consolidato, perciò le differenze fra un’annata e l’altra sono imputabili esclusivamente al carattere della vendemmia: infatti, le uve provengono da vigne storiche, vinificazione e affinamento hanno luogo in botti di castagno, con sosta sui lieviti per otto mesi. La 2004, prima edizione ufficiale di questo vino, è senza dubbio la più intrigante, e la 2009, a oggi, è la più equilibrata e perciò potenzialmente di grande longevità».

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