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Buy Wine: a Firenze il 16 e 17 febbraio

15 Febbraio 2012 Civiltà del bere
Il 16 e 17 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze torna Buy Wine, la rassegna internazionale del vino toscano. Ideata nel 2009 da Toscana Promozione per favorire l’incontro tra i produttori regionali e il trade internazionale, quest’anno Buy Wine si propone anche come evento di lancio delle tradizionali anteprime toscane. «Con il Buy Wine si inaugura la nostra stagione 2012 per la promozione internazionale del vino toscano, per la quale investiremo, durante l’anno, 1,6 milioni di euro» spiega Stefano Giovannelli, direttore di Toscana Promozione: «Il collegamento con le anteprime che si terranno sul territorio la settimana prossima dà un ulteriore valore aggiunto a questo workshop. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a creare un evento unico dedicato al vino e distribuito su tutto il territorio regionale per valorizzare presso decision maker e opinion leader internazionali il brand Toscana». Buy Wine 2012 prevede la presenza di 200 buyer (100 italiani e 100 internazionali) provenienti dai mercati esteri più promettenti per il vino, per un totale di 31 nazioni coinvolte. Accanto a due Paesi storicamente attenti ai vini toscani – Nord America e Regno Unito – è importante la partecipazione di Brasile e Cina, nuovi mercati in espansione per i vini di qualità (complessivamente, i quattro Paesi rappresentano oltre il 38% dei buyer internazionali presenti). Accanto a distributori e importatori, partecipano a Buy Wine 178 aziende vitivinicole toscane; a queste vanno aggiunte altre 34 Cantine rappresentate da Enoteca Italiana, che offre il proprio stand istituzionale alle associate che non possono partecipare direttamente all’iniziativa. Secondo l’Assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori «questa seconda edizione del Buy Wine non potrebbe aprirsi sotto migliori auspici»: il 2011 ha infatti registrato dati record per le esportazioni di vini toscani di qualità (VQPRD - Vini di qualità prodotti in Regioni determinate) con un +13,5% sullo stesso periodo del 2010. «Si tratta di un risultato importante» spiega Salvadori «ottenuto grazie all’impegno dei nostri produttori che, celebrati in tutte le principali guide di settore, non smettono mai di lavorare per tenere alta la qualità dei nostri vini».

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