La selezione di etichette pensate per il mondo Horeca affianca alle icone rinnovate – Coevo, Brunello e Rosso di Montalcino “Gli Amici” – due nuovi vini dallo stile molto contemporaneo: il Viognier Caprifoglio e il rosato Calipte
Atelier di Cecchi è una collezione speciale, che la storica Cantina chiantigiana ha riservato al canale della ristorazione e delle enoteche. Presentata in Primavera, la selezione è composta di vini-simbolo, ora prodotti con una rinnovata espressione stilistica, cui si sono da poco affiancate due etichette che sono novità assolute: il Viognier Caprifoglio e il rosato Calipte, due referenze tanto territoriali quanto capaci di avvicinare nuovi consumatori.
Oltre un secolo di storia nel vino toscano
Con oltre 130 anni di storia, Cecchi è stata pioniera nella distribuzione estera dei vini toscani e non solo. Nel tempo l’azienda ha consolidato la forza della propria marca grazie alla sua notorietà presso il grande pubblico, sia nazionale che internazionale, attraverso le più qualificate insegne della Grande distribuzione. Dagli anni ’60 in particolare ha avuto inizio anche un percorso di produzione di vini di tenuta frutto di una viticoltura illuminata che ha portato la famiglia Cecchi a investire nel tempo in zone altamente vocate, in Toscana e in Umbria. Cecchi Atelier raccoglie etichette che rappresentano al meglio il legame tra Famiglia Cecchi e i suoi territori d’elezione, dal Chianti Classico alla Maremma, fino alla nuova sfida di Montalcino.
Icone e tradizioni che si rinnovano
Coevo Toscana Igt, uno dei vini icona di Cecchi, con l’annata 2021 e l’ingresso nella linea Atelier rinnova il suo stile produttivo recuperando l’espressione contemporanea dell’idea alle origini di questo progetto. «È un vino nato nel 2006 col concetto di unire le due zone di produzione cui mio padre era più legato e quattro vitigni: il Sangiovese e il Cabernet Sauvignon per il Chianti Classico, il Merlot e il Petit Verdot per la Maremma», spiega Andrea Cecchi, esponente di quarta generazione della famiglia e oggi a capo dell’azienda. «Anche per rendere omaggio al nome del vino – Coevo vuol dire “contemporaneo” – abbiamo deciso di riformulare il blend che oggi è composto solo da uve Sangiovese dal vigneto Ribaldoni, dalla tenuta Villa Rosa a Castellina in Chianti, e Merlot da Poggio La Mozza, dalla tenuta Val delle Rose vicino a Grosseto. L’inserimento nella nuova selezione “Atelier” ha cambiato i connotati anche al Brunello e al Rosso di Montalcino “Gli Amici”. Per anni prodotti da partner del territorio e distribuiti con l’etichetta Cecchi sul mercato nazionale e internazionale, da oggi diventano espressione diretta dalla nostra nuova tenuta che la famiglia ha acquisito a Montalcino».
Caprifoglio, un Viognier mediterraneo
«Atelier è una collezione dedicata al canale Horeca, per soddisfare un gusto italiano e internazionale. Così abbiamo pensato anche di creare due vini molto contemporanei, che seguono i trend di consumo attuali», prosegue Andrea Checchi. «Caprifoglio è un Viognier in purezza prodotto nella nostra tenuta in Maremma. L’arbusto che dà il nome all’etichetta ricorda le sensazioni del varietale, un vitigno di costa che si giova delle brezze di mare. È un vino senza estrazioni esagerate, fa solo acciaio e ha uno stile mediterraneo, che punta sulla freschezza, sulla piacevolezza e sull’estrema bevibilità». Un bianco dall’eleganza semplice, con un’aromaticità avvolgente in equilibrio col suo profilo minerale.


Calipte, un rosato contemporaneo
«Calipte è un rosato da uve Sangiovese, anche queste provenienti dalla costa toscana», prosegue Andrea Cecchi. Il nome viene dal termine greco “calypte”, colibrì, un uccello che compare anche sul design innovativo stampato su vetro. Fresco e vibrante, combina la vivacità dei piccoli frutti rossi con una delicata nota floreale. «Ci siamo lasciati ispirare dalla spensieratezza con la quale i consumatori si approcciano ai vini rosati per creare una bottiglia innovativa, realizzata da un’importante vetreria francese. Questo packaging, che rimanda allo stile del vino, è pensato anche per esprimere il suo carattere garbato, spensierato ma allo stesso tempo intenso ed espressivo. Ricercando un wow effect che possa colpire l’occhio dei consumatori, anche più giovani e curiosi».