In Italia In Italia Roger Sesto

La Monacesca: esaltazione naturale

06 bottAldo Cifola, figlio di Casimiro, conduce La Monacesca. Ci dice: «Talvolta le scelte sono figlie di imposizioni naturali, ma anche di inclinazioni: da questo connubio nasce La Monacesca e il Mirum, Verdicchio di Matelica Riserva. Il clima continentale del Matelicese e la notevole quantità di sali minerali presenti nei suoli rende unico il nostro terroir: il nostro Verdicchio non è versatile come quello di Jesi, meno esplosivo negli aromi primari, ma più capace di esaltarsi con la terziarizzazione; a causa dell’elevata presenza di acido malico è scontroso e aggressivo in gioventù, ma dopo la malolattica il vino si fa pieno, complesso, armonioso». Chiediamo perché tanta longevità. Ci dice: «In effetti il Verdicchio di Matelica è uno dei rari esempi in Italia di bianco da invecchiamento. Ciò per il particolare pedoclima, come detto. Poi v’è il contributo di una serie di scelte agronomiche e di cantina. Noi lavoriamo solo con i cloni aziendali (selezione massale), così da esaltare il terroir. Ci atteniamo a rese produttive bassissime e vendemmiamo con un leggero ritardo. Siamo per fermentazioni e soste sulle fecce fini assai lunghe, anche sino a 18 mesi per il Mirum. Infine, niente legno: solo acciaio e bottiglia».

06 LA MONACESCA

Aldo Cifola

Ci dicono anche di conservare uno storico delle annate: «Sia per controlli interni sia per verticali con operatori abbiamo sempre accantonato un certo quantitativo. Dalla vendemmia 2000 abbiamo anche iniziato a proporre listini con la presenza di vecchi millesimi, questo per favorire soprattutto quei ristoratori che intendono avere in carta delle verticali». Ci segnala le annate più esplosive del Mirum: «La prima non si scorda mai! Il Mirum nasce nel 1988; all’epoca era una vera rivoluzione con i suoi 14,5 gradi e i 26 g/l di estratti e fu inaspettatamente apprezzato. La 1991 fu straordinaria, premiata dalla critica enologica. Poi la 1994, il perfetto bilanciamento fra eleganza, potenza e profondità. Il 1999 è tra i più longevi da noi prodotti, oggi lo consideriamo ancora un poco giovane! Nel 2000 il Mirum diventa Riserva. Il 2002 è per noi motivo di orgoglio tecnico e professionale: da un’annata impossibile abbiamo ricavato un vino stupendo. Infine il 2004; oggi è ancora presto per dirlo, ma sarà probabilmente il miglior Mirum di sempre».

Tag: ,

© Riproduzione riservata - 17/03/2011

Leggi anche ...

Cinquant’anni all’insegna del “bere meno ma meglio”
In Italia
Cinquant’anni all’insegna del “bere meno ma meglio”

Leggi tutto

I numeri del fenomeno Pinot grigio delle Venezie
In Italia
I numeri del fenomeno Pinot grigio delle Venezie

Leggi tutto

Sei Cantine per sei protagoniste. L’Alto Adige in un racconto tutto al femminile
Degustazioni
Sei Cantine per sei protagoniste. L’Alto Adige in un racconto tutto al femminile

Leggi tutto