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Tenuta Casenuove: una rinascita nel Chianti Classico

18 Settembre 2024 Civiltà del bere
Tenuta Casenuove: una rinascita nel Chianti Classico

L’antica realtà toscana è tornata a nuova vita grazie all’imprenditore francese Philippe Austruy, che l’ha acquisita nel 2015. Un team giovane guidato da Alessandro Fonseca ha rinnovato i 30 ettari vitati, ricostruendo i terrazzamenti, per arrivare oggi a una produzione di 70 mila bottiglie l’anno.

Ha scelto la Conca d’Oro di Panzano, una delle zone più prestigiose del Chianti Classico, per mettere l’ennesima “bandierina” delle sue aziende vinicole il francese Philippe Austruy, imprenditore nel settore delle cliniche private nonché grande appassionato di arte, architettura e vini. È qui che nel 2015, grazie alla intermediazione di Alessandro Fonseca, agronomo fiorentino e lui stesso produttore di vini bianchi (tra cui un prestigioso pourriture noble, da muffa nobile), individua nella Tenuta Casenuove il luogo dove poter produrre Chianti Classico, nonché l’ideale palcoscenico per le sue amate opere d’arte.

Una squadra giovane ed entusiasta

Classe 1949, Philippe allo scoccare dei 50 anni si regala la Commanderie de Peyrassol nel cuore della Costa Azzurra, cui si aggiungono negli anni La Bernarde in Provenza, Château Malescasse nell’Haut Médoc e Quinta Da Côrte nel Douro. Una bella collezione di tenute cui non poteva mancarne una italiana. Fin dal 2015 a guidare Tenuta Casenuove è lo stesso Fonseca circondato da un team di giovani entusiasti, primi fra tutti Cosimo Casini e Maria Sole Zoli, entrambi enologi con esperienze in Italia e all’estero.
La tenuta si estende per 130 ettari, di cui 30 vitati, su terreni che variano dai 380 ai 450 metri di altitudine con esposizione sud, sud-ovest e suoli prevalentemente scistosi-calcarei. Parte dei vigneti si trovano su terrazzamenti accuratamente ricostruiti. Oltre al Sangiovese, la ristrutturazione dei vigneti tra il 2016 e il 2018 ha portato a piantare anche piccole superfici di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, nonché gli autoctoni Canaiolo, Colorino, Ciliegiolo e Malvasia nera. Queste ultime varietà allevate ad alberello lamolese, tipico del luogo.

La gamma dei vini

La vendemmia è manuale e la vinificazione e l’affinamento avvengono nella nuovissima cantina, dove il vino è conservato prima in vasche di cemento o acciaio e poi nella bottaia, dove vi rimane dai 10 ai 20 mesi a seconda della sua destinazione finale. La gamma comprende Chianti Classico annata, Riserva e Gran Selezione, un Toscana Igt a base di Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon e infine lo spumante metodo Charmat Ziik Rosé da uve Sangiovese. Complessivamente la produzione media annuale è di 70 mila bottiglie, anche se in passato si è arrivati a quota 90 mila. L’80% è destinata all’esportazione in oltre 15 Paesi, con ai primi posti Stati Uniti, Canada, Regno, Unito, Francia e Nord Europa. Oltre a Tenuta Casenuove, Philippe Austruy possiede in Italia una piccola chicca all’Isola del Giglio, dove produce il bianco Scoglio Nero da uve Ansonica.

Foto di apertura: © F. Carotti

TENUTA CASENUOVE 

località San Martino a Cecione 39
Panzano, Greve in Chianti (Firenze)
055.85.20.09
info@tenutacasenuove.it
www.tenuta-casenuove.com

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Realizzato in collaborazione con Tenuta Casenuove

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 2/2024. Acquista

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