50 anni di storia del vino: Villa Sandi, protagonisti del successo globale del Prosecco
La famiglia Moretti Polegato da generazioni si dedica con passione alle bollicine del territorio. Le interpretazioni spaziano dal pregiato Cartizze fino ai Colli Asolani. Le azioni a tutela dell’ambiente e l’enoturismo.
Villa Sandi rappresenta un riferimento significativo nel mondo Prosecco oltre ad essere una famiglia fortemente radicata nel territorio delle colline trevigiane e che porta avanti da generazioni la tradizione del vino.
Nel dolce paesaggio delle colline trevigiane, Villa Sandi rispecchia il legame con la storia e la tradizione del luogo: un’area in cui la coltivazione della vite e la produzione delle fresche e fragranti bollicine è una lunga tradizione di cui la famiglia Moretti Polegato fa parte da generazioni.
Grazie alle sue tenute che spaziano in tutte le denominazioni, dalle più pianeggianti zone del Prosecco Doc ai morbidi colli Asolani ai più erti e ripidi pendii delle colline di Valdobbiadene fino allo speciale cru del Cartizze, la cantina veneta è capace di interpretare le diverse sfumature e peculiarità di ciascuna area. «Dal vigneto alla bottiglia, in un percorso che unisce tradizione, patrimonio culturale di un territorio e spinta innovativa», spiega Giancarlo Moretti Polegato. «Radici nel territorio e sguardo rivolto ad ampi orizzonti», continua il presidente dell’azienda che ha raccolto l’eredità familiare e con dinamismo, lungimiranza e visione, l’ha proietta in una dimensione internazionale. Ha saputo, infatti, cogliere fin dagli anni Ottanta le potenzialità dei mercati internazionali che, con il Prosecco, hanno accolto un simbolo dello stile di vita italiano fatto di convivialità e piacere della condivisione.
«L’export rappresenta oggi il 65% del fatturato, un risultato frutto di un attento presidio dei mercati e di collaborazioni storiche con i più importanti distributori internazionali che hanno permesso di intercettare e interpretare le tendenze e le esigenze dei mercati».
Il progetto Villa Sandi for Life
Fondamentale per il conseguimento dei brillanti risultati raggiunti è quindi l’alto livello qualitativo dei vini prodotti: «Un rigoroso programma, dal vigneto alla cantina, che coinvolge gli storici conferitori seguiti dagli agronomi aziendali e che continua in cantina con un’accurata selezione delle uve per garantire l’alta qualità dei vini». Qualità confermata dai riconoscimenti in Italia e dalla critica internazionale, che hanno premiato sia le selezioni a produzione più limitata sia vini con produzioni più importanti, testimonianza della continuità qualitativa e dell’affidabilità.
I valori di un territorio e di una famiglia, da sempre presente e legata al luogo di appartenenza, si ritrovano nella filosofia di Villa Sandi.
Consapevole che il futuro dipende dalle scelte di oggi, la famiglia Moretti Polegato ha dato vita a “Villa Sandi for Life”, un ampio programma di azioni a tutela dell’ambiente che comprende vigna e cantina: dai vigneti certificati Biodiversity Friend alle energie rinnovabili; dal corretto utilizzo delle risorse idriche fino a giungere al packaging sostenibile. «Grazie ad un esteso impianto fotovoltaico che si aggiunge alla centrale idroelettrica interna, in funzione già dagli anni Novanta, testimone di un’attenzione e di una sensibilità ambientale di lunga data, siamo orgogliosi di riuscire a coprire parte del nostro fabbisogno energetico». Il programma comprende inoltre istanze ambientali e impegno sociale, con iniziative di condivisione e supporto alla comunità locale.
L’unione tra arte, architettura e territorio
Giancarlo Moretti Polegato ha dunque avuto un ruolo significativo per il successo globale del Prosecco nelle diverse denominazioni, promuovendo nel mondo non soltanto il vino simbolo di un’intera area produttiva, ma anche e soprattutto il territorio stesso, facendone una delle principali mete del turismo enogastronomico.
La valorizzazione e la promozione del proprio territorio è partita dall’apertura al pubblico fin dai primi anni Novanta della sede aziendale, una villa di scuola palladiana del XVII secolo, simbolo del legame fra arte, architettura e agricoltura che caratterizza la terra veneta da secoli. «Visitare Villa Sandi consente un intero percorso culturale ed emozionale che comprende storia, arte, paesaggi, vigneti, cultura del vino; impegno riconosciuto con l’inserimento di Villa Sandi fra le 100 Best Vineyards, ovvero le 100 Cantine più belle al mondo».
Il legame con la terra accompagnato da un forte senso di appartenenza e responsabilità, guida da sempre l’attività di Villa Sandi: «Ci sentiamo custodi e depositari di un patrimonio di tradizioni e di bellezze naturali, di un territorio generoso da tutelare e preservare per le generazioni di domani».
Con la nuova generazione poi della famiglia, si apre uno scenario in cui tempo e spazio vengono ridefiniti: «Le nuove parole sono velocità, duttilità, tecnologie. Sono forme moderne che contengono però lo stesso amore e la stessa dedizione che, immutati da generazioni, hanno guidato mani e menti delle generazioni precedenti».
I top di gamma di Villa Sandi
Infine, i vini simbolo che hanno accompagnato la storia della Cantina sono sicuramente l’icona Cartizze La Rivetta e Opere Riserva Amalia Moretti. Il primo, irripetibile sinergia di vite, terreno, microclima ed esperienza, «dove da secoli la vita degli abitanti si intreccia a quella dei filari, fondendosi in un’unica storia di un territorio amato e rispettato»; l’altro, uno spumante Metodo Classico con 84 mesi di maturazione nelle cantine sotterranee di Villa Sandi, dedicato alla mamma di Giancarlo, «faro e guida amorevole per me e mio fratello, dopo la prematura scomparsa di papà; ora ricordo ed esempio che continua a guidarci e ispirarci».
Foto di apertura: Vigna La Rivetta, dove nasce l’omonimo iconico Cartizze dell’azienda
VILLA SANDI
via Erizzo 113/A
Crocetta del Montello (Treviso)
0423.86.07
info@villasandi.it
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Tag: Cartizze La Rivetta, Giancarlo Moretti Polegato, Opere Riserva Amalia Moretti, Prosecco, Villa SandiRealizzato in collaborazione con Villa Sandi
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2024. Acquista
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© Riproduzione riservata - 30/11/2024