Senza confini Senza confini Anita Franzon

44° Congresso Oiv: la viticoltura ruota intorno a innovazione e salute

44° Congresso Oiv: la viticoltura ruota intorno a innovazione e salute

Si è da poco concluso il 44° Congresso Mondiale della Vigna e del Vino nei comuni spagnoli di Jerez de la Frontera e Cadice. Contemporaneamente si è svolta la 21ª Assemblea generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. Ecco quanto è emerso.

Per approfondimenti: Oiv, Tecnovino, Diario de Jerez, Inao e Oiv

Il 44° Congresso Mondiale della Vigna e del Vino si è svolto dal 5 al 9 giugno in Spagna, a Jerez de la Frontera e Cadice, e ha ospitato 800 specialisti nei settori della viticoltura e dell’enologia. Ovvero esperti di livello mondiale in materia di innovazione, salute, sicurezza, diritto ed economia coinvolti nell’area della produzione vitivinicola.

Viticoltura e tecnologie informatiche al centro del congresso

Dopo la 43ª edizione – la prima del post pandemia – che si era tenuta nell’autunno 2022 in Messico, quest’anno la cosiddetta “Onu del vino” ha voluto dare risalto alla viticoltura e alle tecnologie informatiche. Sul tema è intervenuto il ministro spagnolo dell’Agricoltura, della pesca e dell’alimentazione Luis Planas, che ha evidenziato l’importante lavoro dell’Oiv nel posizionare il settore vitivinicolo come leader dell’innovazione e della ricerca a livello mondiale. Nel suo discorso, il ministro ha lodato la partecipazione attiva della Spagna per quanto riguarda la promozione di una viticoltura rispettosa dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e sociale; nonché l’interesse del Paese verso la transizione digitale del settore come risultato del duro lavoro e della capacità organizzativa di tutti i membri dell’Oiv.

Al Congresso Oiv erano presenti 800 specialisti nei settori della viticoltura e dell’enologia

Un settore innovativo

L’innovazione è stata protagonista delle prime due sessioni del congresso dedicate al ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale nei processi decisionali in viticoltura e all’impiego delle nuove tecnologie in enologia. Le innovazioni proposte si concentrano principalmente sulla ricerca di metodi alternativi per il controllo di parassiti e malattie e sui progressi nel marketing, nell’economia e nella mitigazione dei cambiamenti climatici. Ma le nuove tecnologie a cui allude il motto del congresso possono dare un contributo decisivo anche nell’adeguamento del settore alle rinnovate abitudini di consumo e alle esigenze dei consumatori.

L’inclusione dell’Oiv nel Codex Alimentarius

La seconda parte del congresso si è infatti concentrata sulla salute e in particolare sulle informazioni al consumatore tramite la digitalizzazione e la sicurezza alimentare. In questo ambito è stata, inoltre, annunciata la decisione del Codex Alimentarius – un insieme di linee guida e codici di buone pratiche, standardizzate a livello internazionale, che contribuisce al miglioramento della sicurezza, qualità e correttezza del commercio mondiale degli alimenti – di includere l’Oiv come riferimento scientifico nel suo campo. Una scelta che colloca, ancora una volta, l’ “Onu del vino” in una posizione chiave come vero riferimento mondiale anche per quanto riguarda temi fondamentali come la salute e la sicurezza (Oiv).

Una vetrina per la Spagna

Questo congresso ha segnato l’inizio del centenario dell’Oiv rappresentando una vetrina per la Spagna, che ospita l’evento per la quinta volta nella storia, dopo le edizioni di Barcellona (1929), Córdoba (1973), Madrid (1992) e Logroño (2006). Con circa 940.000 ettari di vigneti, la Spagna è il Paese con la superficie più estesa al mondo. È inoltre il terzo produttore mondiale di vino e il primo esportatore in volume, con circa 27 milioni di ettolitri. Il ministro ha dunque ricordato di fronte a un pubblico internazionale la qualità dei vini spagnoli, forte del riconoscimento di 101 Dop e 43 Igp (Tecnovino). «Particolarmente apprezzati nei giorni dell’evento sono stati i vini di Jerez», ha affermato César Saldaña, presidente del Consorzio della Do Jerez-Xérès-Sherry (Diario de Jerez).

Appuntamento a Digione per il centenario

Al di là dell’aspetto economico, il vino ha dimensioni sociali e culturali rilevanti. Non è un caso che la Spagna sia stata tra i fondatori dell’Oiv, che ha iniziato il suo cammino nel 1924 insieme ad altri 6 Paesi con l’obiettivo di promuovere la ricerca e lo sviluppo in campo vitivinicolo. Attualmente l’Organizzazione conta 49 membri, che rappresentano l’87% della produzione mondiale di vino; e l’adesione dell’Albania è prevista per agosto. Infine, sono stati annunciati il luogo e la data del prossimo congresso che si svolgerà in Francia, a Digione, nell’ottobre 2024. L’evento sarà l’occasione per celebrare il centenario di questa fondamentale istituzione internazionale, la cui sede ha lasciato Parigi per stabilirsi proprio a Digione (Inao).

John Barker nuovo direttore generale Oiv

Ma spagnolo è stato anche, fino a pochi giorni fa, il direttore generale dell’Oiv: Pau Roca. In carica dal 2019, Roca lascia il posto al neozelandese John Barker. Baker è stato eeletto con con 139,4 su 142,8 voti ponderati totali. Inizierà il suo mandato nel gennaio 2024 guidando l’Organizzazione per i prossimi cinque anni. John Barker, avvocato, classe 1968, conosce molto bene l’Oiv. Ha infatti iniziato la sua carriera all’interno dell’ente come esperto della Nuova Zelanda a partire dal 2005, presiedendo quindi la Law and Economy Commission (2009-12) e assumendo poi il ruolo di vicepresidente della Commissione (2012-2014).
«Voglio esprimere la mia gratitudine ai membri per la fiducia. Sarà un grande privilegio servire l’Oiv. Non vedo l’ora di lavorare con voi e di portare avanti gli interessi dell’Oiv e del settore vitivinicolo nell’anno del centenario», ha affermato Barker nel suo discorso di ringraziamento (Oiv).

Foto di apertura: l’Assemblea Generale dell’OIV si è svolta a Jerez de la Frontera

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© Riproduzione riservata - 15/06/2023

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