In Italia In Italia Emanuele Pellucci

Trecento anni di Chianti Classico alla Leopolda

Trecento anni di Chianti Classico alla Leopolda

Con la Chianti Classico Collection 2016 il Consorzio del Gallo nero apre ufficialmente le celebrazioni per i 300 anni di Chianti Classico. Risale infatti al 1716 la delimitazione del suo territorio vinicolo – Carmignano, Chianti, Pomino e Valdarno Superiore – quando il granduca Cosimo III de’ Medici volle tutelare le migliori produzioni della regione. Ieri alla Stazione Leopolda di Firenze è cominciata l’Anteprima-anniversario dei tre secoli, intitolata “1716-2016, I 300 anni del primo territorio di vino”.

Un anno di festeggiamenti

Per celebrare questo importante evento, che avrà il suo clou il 24 settembre prossimo, data in cui fu siglato il bando nel 1716, il Consorzio Vino Chianti Classico si è fatto carico di allestire un calendario di appuntamenti distribuiti tra aprile e ottobre che spaziano dalla musica allo sport (tra cui la tappa a cronometro del Giro d’Italia il 15 maggio tra Radda e Greve), dall’arte alla gastronomia. Ieri alla Stazione Leopolda di Firenze si è aperta la Chianti Classico Collection 2016, con un’affollatissima conferenza stampa-dibattito che il presidente e il direttore del Consorzio, Sergio Zingarelli e Giuseppe Liberatore, hanno voluto condividere con alcuni esponenti di famiglie che hanno fatto la storia del Chianti Classico: Antinori, Ricasoli, Capponi, Beccari.

chianti-classico-collection-2016La Doc ante litteram del 1716

L’atto che nel 1716 sanciva la delimitazione del territorio vinicolo del Chianti fu un evento di grande importanza per la regione. Quel bando granducale rappresenta una pietra miliare nella storia della vitivinicoltura toscana, poiché metteva ordine a una sorta di anarchia produttiva che si rifletteva poi sulla qualità dei vini dell’epoca. In questo modo il granduca Cosimo III stabiliva con precisione i territori entro i quali dovevano essere prodotti i vini per ottenere la denominazione corrispondente, in pratica una vera e propria Doc ante litteram.

Export e mercato 2015 del Gallo Nero

Zingarelli ha rivelato i dati positivi registrati nel 2015 riguardanti le vendite del Gallo Nero, salite dell’8% rispetto al 2014, grazie sì all’export (a quota 80%) ma anche alla ripresa del mercato interno (+2%). «Dal 2009, l’anno più buio della crisi mondiale, ad oggi», ha detto, «la crescita è stata del 48%. Vorrei anche sottolineare il successo che sta avendo la tipologia Gran Selezione, partita due anni fa un po’ nello scetticismo, ma che oggi è rivendicata da oltre 100 aziende rispetto alle 25 iniziali». Testimonianze sull’importanza del territorio chiantigiano e del suo vino sono venute da Piero Antinori, Francesco Ricasoli, Orsola Beccari e Niccolò Capponi.

Il Chianti si candida Patrimonio Unesco

Al termine della prima giornata, una vera “ciliegina sulla torta”: il Consorzio ha annunciato l’avvio del processo di inserimento della zona produttiva del Chianti nella prestigiosa Lista dei territori Patrimonio Unesco. I confini dell’area geografica interessata coincidono con quelli della produzione del vino Chianti Classico. Il progetto di candidatura sarà incentrato sulla valorizzazione del complesso delle risorse culturali, storiche e paesaggistiche del Chianti, di cui la componente enologico-produttiva costituisce il risultato più significativo. Il progetto è stato promosso dal Consorzio Vino Chianti Classico e sarà seguito dalla Fondazione per la Tutela del Territorio. Per il presidente Sergio Zingarelli «l’inserimento del Chianti nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale Unesco apporterà al territorio e ai suoi prodotti vitivinicoli e turistici un consistente valore aggiunto, in termini di prestigio e notorietà internazionale».

Oggi si prosegue con le degustazioni alla Leopolda

La kermesse alla Leopolda prosegue anche oggi 16 febbraio. Se la giornata di ieri è stata riservata alle degustazioni professionali della stampa nazionale ed estera (circa 250 i giornalisti provenienti da 30 Paesi, molti dei quali presenti all’intera kermesse delle anteprime toscane), quella di oggi è aperta anche agli operatori del settore che potranno incontrare anche i produttori e testare le diverse etichette in degustazione, compresi i vini non Chianti Classico. I numeri della Leopolda del Vino si possono così riassumere: 165 aziende per 587 etichette in degustazione, 7 mila bottiglie aperte e servite da una squadra di 50 sommelier dell’Ais Toscana. Oltre a varie decine di anteprime da botte della vendemmia 2015, sono in degustazione i vini di varie annate precedenti (fino al 2008), anche in versione Riserva e Gran Selezione.

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© Riproduzione riservata - 16/02/2016

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