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2010: una buona annata per il Chianti Classico

27 Ottobre 2010 Jessica Bordoni
Cala la quantità, ma la qualità si attesta ai buoni livelli degli scorsi anni: è quanto emerge da un primo bilancio sulla vendemmia 2010 del Chianti Classico, ora che quasi tutta l’uva ha raggiunto le cantine dei produttori. Nonostante la stagione difficile, caratterizzata da un andamento meteorologico piuttosto irregolare, i tecnici e gli addetti ai lavori prevedono produzioni apprezzabili, sulla scia delle buone performance registrate dal “Gallo nero” nel primo decennio del Duemila; i vini si presentano intensi per colori e profumi, con gradazioni alcoliche non eccessivamente elevate e livelli di acidità atti all’invecchiamento. Quanto alla quantità, una recente delibera regionale fortemente voluta dal Consorzio Vino Chianti Classico ha stabilito per questa vendemmia “una riduzione delle rese produttive di vino Docg Chianti Classico nella misura del 20% per ettaro”; l’obiettivo è quello di mantenere alta la qualità e stabilizzare il prezzo del vino sfuso. Lo spiega meglio il presidente del Consorzio Marco Pallanti:  «La decisione, peraltro già presa altre volte in passato, è un indubbio sacrificio distribuito equamente su tutti i produttori del territorio, preso nell’interesse della collettività e della denominazione Chianti Classico. Lo scopo è quello di fornire un piccolo contributo alla stabilità dei prezzi del vino commercializzato in cisterna e allo stesso tempo inviare un segnale forte al mercato, al fine di accelerare la ripresa che tutti ci auspichiamo e che la qualità di questo vino impone».

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