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Più di 500 winelover festeggiano “Un vino per l’estate” alla Cascina Cuccagna

22 Giugno 2012 Jessica Bordoni
Grande successo per Un vino per l’estate, la festa organizzata da Civiltà del bere con il patrocinio del Comune di Milano per salutare l’arrivo della bella stagione. Più di 500 persone, tra winelover e operatori del settore, hanno affollato ieri dalle 17 alle 23 il giardino della Cascina Cuccagna, bell’esempio di casolare settecentesco urbano da poco ristrutturato e diventato luogo di aggregazione e cultura con attività di ristorazione (Un posto a Milano, diretto dallo chef Nicola Cavallaro, anche lui intervenuto alla serata) e di agricoltura ecosostenibile. LE 21 AZIENDE PROTAGONISTE - 21 giugno, data dell’evento, come  21 erano le aziende, tra le più blasonate dello Stivale, che hanno proposto complessivamente 49 etichette, tutte pensate per un bere giovane, fresco, leggero e d’immediata piacevolezza, in linea con i trend di consumo attuali. Rispetto alle tipologie, c’erano 21 bianchi (di nuovo il numero 21!), 14 spumanti (di cui 5 in versione rosé), 12 rossi e 2 rosati (uno frizzante). STAND BY STAND, DI VINO IN VINO - Il giro tra gli stand comincia da Allegrini, Cantina di Fumane (Verona) che a Milano ha portato uno dei suoi pezzi da novanta, il Palazzo della Torre, Igt Veronese 2009, affiancandolo a due prodotti toscani della tenuta di Poggio al Tesoro: Solosole, Bolgheri Doc 2011, e Mediterra, Igt Toscana 2009, dove il riferimento alla stagione estiva sta già nel nome. Passando alla postazione Antinori, spazio alle fresche bollicine franciacortine del Montenisa Brut, per proseguire con due etichette pugliesi a marchio Tormaresca, entrambe Igt Salento 2011: il rosato Calafuria e soprattutto il rosso da bersi freddo Fichimori. Si prosegue con Argiolas, in campo – anzi in giardino – con un’unica nuovissima referenza: Merì, Vermentino di Sardegna Doc 2011, realizzato con un tecnologico sistema di refrigerazione in vigna delle uve che consente, tra l’altro un minore impiego di solfiti. Il viaggio continua alla Fattoria dei Barbi, per chi non vuole rinunciare ai rossi toscani: qui il Morellino di Scansano 2010 e il Brunello di Montalcino 2007. Cavit ci porta in alto, in Trentino, concentrandosi sulla novità Altemasi Brut Millesimato Trentodoc 2008; mentre Chiarlo presenta il suo Vigne di Chiarlo in versione Chardonnay con un pizzico di Sauvignon blanc, new entry 2011 che va ad affiancarsi alla tipologia in rosso, da Barbera, Nebbiolo, Albarossa e Merlot. Per la Falesco, la Casa vinicola umbro-laziale di proprietà dei fratelli Riccardo e Renzo Cotarella, in assaggio le Igt Lazio Ferentano (da Roscetto), Soente (Viognier) ma anche un rosso a base Syrah, il Tellus. Trio di bollicine per la Casa trentina Ferrari-F.lli Lunelli, che spaziava dal Perlé al Maximum Brut fino al Maximum Rosé, tutti rigorosamente Trentodoc. Per Ambrogio e Giovanni Folonari un grande classico sempre attuale: il Cabreo La Pietra, Igt Toscana 2009, Chardonnay in purezza; mentre la cooperativa campana La Guardiense ha puntato sugli autoctoni della linea Janare con la Falanghina Guardiolo Doc 2011, il Greco, Sannio Doc 2011 e l’Aglianico, Guardiolo Doc 2010. Ritorno agli spumanti con Le Colture: i fratelli Ruggieri ci hanno raccontato la novità 2011 Rosé Spumante Brut (da Chardonnay e Merlot) insieme ai loro storici Cruner e Pianer, Valdobbiadene in versione Dry e Extra Dry 2011. Francesco Zaganelli dell’umbra Lungarotti ci ha proposto il Brezza, Igt Umbria 2011; il Torveto, 2009; e infine il Torre di Giano, must della Cantina, blend di Vermentino, Trebbiano e Grechetto. Un unico prodotto per la Masi: il Masianco, Pinot grigio e Verduzzo Igt 2011 delle Venezie, mentre la pugliese Mottura offre due etichette della linea Le Pitre: il bianco a base di Chardonnay e il Primitivo in purezza. Completa la triade il Rosé in versione sparkling extra dry da Negroamaro. Dalla Sicilia, il direttore commerciale delle Cantine Pellegrino Emilio Ridolfi ha portato la novità Dianthà, profumata Igp Sicilia a base Grecanico e Malvasia; a cui si accompagna il prezioso Gibelè, da Zibibbo 100%. Santa Margherita ha voluto esserci con il suo Prosecco Superiore 52 Extra Dry Valdobbiadene mentre le Tenute Tomasella hanno puntato su Osè, Spumante rosato demi-sec 2011 da Verduzzo appassito in pianta e Refosco; Rigole Brut 2011, da Pinot bianco e Chardonnay, chiudendo con un Friulano, Friuli Grave Doc sempre vendemmia 2011. Allo stand 18 si torna al sud con Torrevento che presenta la novità Igt Puglia Maremosso Rosé 2011, Bombino nero in versione frizzante, che segue il Maremosso Bianco da Bombino bianco oltre al Veritas, sempre a base di Bombino nero ma Castel del Monte Docg. Nuova proposta anche per Umani Ronchi; si tratta di Babylon, un’Igt Marche da Montepulciano, Lacrima e Merlot, in degustazione insieme al Vellodoro, Pecorino Igt Terre di Chieti 2011, e al celebre Casal di Sera, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore. Per la Cantina Valtidone due spumanti: uno a base dell’autoctono Ortrugo, Ortrugo Brut 2011, e uno di Pinot nero, Vita Rosa Brut 2011, a cui fa seguito Aurora, Colli Piacentini Doc 2011. Chiude la panoramica la veronese Zenato, in scena con il Lugana Doc 2011 Santa Cristina, il Valpolicella Classico Superiore Doc 2009. IL DIBATTITO SUI TREND DEL VINO (D'ESTATE E NON SOLO) - Da ricordare anche l'interessante tavola rotonda “Bere d’estate, nuovi stili di consumo”, con cui alle 17 è stato inaugurato l'evento. Il direttore di Civiltà del bere Alessandro Torcoli ha moderato un dibattito tutto al femminile con interventi di Elena Amadini, brand manager wine & food di Veronafiere,  Silvia Allegrini, produttrice dell'omonima Cantina di Fumane di Valpolicella (Verona), l’enologo di fama nazionale Barbara Tamburini, e la giornalista enogastronomica Maria Cristina Beretta (leggi il post La tavola rotonda di Un Vino per l'Estate dedicata ai trend di consumo).

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