Food Food Maria Cristina Beretta

I Jeunes Restaurateurs d’Europe italiani compiono 25 anni

I Jeunes Restaurateurs d’Europe italiani compiono 25 anni

A 25 anni dalla fondazione, la sezione italiana dei Jre (Jeunes Restaurateurs d’Europe) non è mai stata così vivace. L’associazione che raggruppa i professionisti dei fornelli armati di “Talento e Passione” celebra il primo quarto di secolo nel Bel Paese con tanti progetti in corso e nuovi associati.

 

Jre Italia presidente Luca Marchini

Luca Marchini, presidente di Jre Italia

 

Quando nel 1993 il primo presidente Walter Bianconi, allora titolare del ristorante Tivoli di Cortina d’Ampezzo, aveva pensato di fondare la sezione italiana con altri 11 ristoratori, non avrebbe mai immaginato un successo simile. Lo ha dichiarato egli stesso il 23 aprile a Roma, durante il congresso annuale Jre, che questa volta ha segnato la tappa importante dei 25 anni. «Siamo più forti di prima», ha detto emozionato. «In questo lavoro ciò che ci guida è l’amore e ne percepiamo i frutti».

Patron e imprenditore, una figura chiave per l’alta ristorazione

Il primo presidente Jre Italia ha ricordato il suo incontro nel 1988 con l’Associazione, nata in Francia 44 anni fa per incentivare la ristorazione di alto livello a partire dai giovani. Walter Bianconi ha ragionato sul fatto che in Italia mancava un po’ la figura del patron imprenditore, che da un lato valorizza il territorio, promuovendo le realtà produttive a breve raggio e dall’altro riesce a far crescere i ragazzi di cucina, mandandoli all’estero ad ampliare le conoscenze. Da qui il desiderio di fondare un gruppo italiano.

Cinque nuovi Jre nel 2018

Dal 1993 ad oggi, alla presidenza italiana si sono succeduti otto ristoratori. L’attuale presidente Jre Italia è Luca Marchini (L’Erba del Re, Modena). Dopo 25 anni, la sezione nazionale conta 88 associati. Con cinque nuovi ingressi (foto in apertura) presentati all’ultimo incontro: Manfred Kofler (Culinaria, Bolzano), Davide Maci (The Market Place, Como), Oliver Piras e Alessandra Del Favero (Aga, San Vito di Cadore, Belluno) e Nikita Sergeev (L’Arcade, porto San Giorgio, Fermo). Roberto Tonola (Lanterna Verde, Chiavenna, Sondrio), figlio dello scomparso Antonio, prende il posto del padre.

La presidenza italiana dell’associazione internazionale

Piacevole coincidenza di questo 25ennale, inoltre, è la presidenza italiana dell’associazione Jre internazionale. Il ruolo è ricoperto da Ernesto Iaccarino (Don Alfonso, Sant’Agata sui due Golfi- Napoli), che all’incontro romano ha fornito qualche numero in più sull’evoluzione dell’associazione. Oggi Jre conta a livello globale 15 Paesi coinvolti, 345 associati con ben 165 stelle Michelin e un giro d’affari di 500 milioni di euro.

Chi può diventare Jre

Le regole per chi vuole entrare a far parte di Jre Italia sono: essere patron da almeno tre anni, avere un’età compresa tra 25 e 43 anni e possedere, come già accennato, talento e passione, due valori fondamentali che sono esaminati da una commissione. Una caratteristica molto positiva che emerge è lo spirito di amicizia che si crea tra Jre. Diventa naturale la condivisione di idee, compresi gli indirizzi di fornitori di materie prime eccellenti, niente segreti, nessuna gelosia.

Progetti di formazione e partnership

I Jre italiani hanno sviluppato diverse iniziative a favore della formazione dei giovani talenti con progetti su diversi fronti. Ad esempio con la Scuola Alberghiera Erminio Maggia di Stresa, la più rappresentativa tra le storiche italiane, o il progetto “Intrecci” della famiglia Cotarella, dedicato all’alta formazione di sala. L’obiettivo, con il supporto di importanti partner, è avvicinare i futuri professionisti della ristorazione al mondo del lavoro.

 

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© Riproduzione riservata - 30/04/2018

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