L'altro bere L'altro bere Anna Rainoldi

Domenica 7 ottobre appuntamento con Grapperie Aperte

Domenica 7 ottobre appuntamento con Grapperie Aperte

Torna domenica 7 ottobre l’atteso appuntamento di Grapperie Aperte (www.grapperieaperte.it). La festa delle distillerie, che quest’anno giunge alla nona edizione, si svolgerà in 34 aziende di sette diverse regioni italiane. Il ricco programma di iniziative ideato e promosso dall’Istituto Nazionale Grappa (Ing) è pensato per soddisfare il gusto e le esigenze di tutti i visitatori. Degustazioni con abbinamenti classici (cioccolato e sigari) e insoliti (formaggi e affettati tipici), itinerari guidati nei laboratori per apprendere i segreti e gli strumenti con cui si realizza il distillato, presentazioni di nuove linee di prodotti, accanto a una serie di eventi collaterali; il tutto organizzato grazie al contributo dei soci produttori dell’Istituto.

Impianti di distillazione

LE DISTILLERIE PARTECIPANTI – Tra le zone interessate è in testa il Piemonte, con dieci grapperie (Beccaris, Berta, Francoli, Guaco, Magnoberta, Mazzetti d’Altavilla, Montanaro, Revel Chion, Santa Teresa, Serafino Levi), seguito con cinque aziende ciascuna da Veneto (Brunello, Castagner, Lidia, Poli, Distilleria sperimentale Veneto Agricoltura presso l’Istituto di Conegliano) e Alto Adige (Fischerhof, Psenner, Roner, Walcher, Zu Plun). Partecipano con quattro aziende la Lombardia (Borgo Antico San Vitale, Cantina Storica di Montù Beccaria, Distillerie Peroni Maddalena, Rossi D’Angera) e il Trentino (Marzadro, Giovanni Poli, Distilleria Dallavalle Rossi d’Anaunia, Pisoni), con tre la Toscana (D.e.t.a., Bonollo e Nannoni), la Valle d’Aosta con due (Saint Roch, La Valdôtaine) e il Friuli Venezia Giulia con una (Tenuta Villanova).

TRASMETTERE LA CULTURA DELLA GRAPPA – «Grapperie Aperte ogni anno porta nelle nostre distillerie migliaia di visitatori, con l’obiettivo di trasmettere le emozioni e la cultura del distillato italiano per eccellenza» afferma Elvio Bonollo, presidente dell’Istituto Nazionale Grappa: «I consumatori sono interessati a conoscere di persona come nasce un prodotto, e come si è tramandato fino a noi. Il turismo esperienziale ha registrato una notevole crescita anche in un periodo di crisi economica come questo. L’emozione del ‘toccar con mano’ ciò che assaggi riporta a ricordi ancestrali, ma si tratta anche di un’esperienza storica e culturale: la maggior parte delle 136 grapperie italiane funziona ancora con alambicchi antichi, e sono tutti diversi l’uno dall’altro».

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© Riproduzione riservata - 05/10/2012

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