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Zorzettig, custodi della terra per vocazione

Zorzettig, custodi della terra per vocazione

Zorzettig prosegue il suo impegno green attraverso una serie di progetti, quali il censimento della biodiversità e la piantumazione di specie autoctone nei vigneti. Continuano anche i lavori della Cantina Viva, progettata in un’ottica di risparmio energetico e delle risorse ambientali.

«Dentro a una bottiglia c’è la saggezza dei nostri avi, ci sono il sole e l’aria che hanno fatto maturare lentamente le uve, c’è una cultura agricola e imprenditoriale che ci ha permesso di arrivare a livelli qualitativi inimmaginabili solo qualche decina di anni fa». Sono questi i valori da tutelare per Annalisa Zorzettig, anima e cuore della storica azienda di famiglia tra i Colli Orientali del Friuli.

Vigne fino a 90 anni di età

La proprietà ha sede a Spessa di Cividale, in provincia di Udine, e si estende per circa 120 ettari situati a Sant’Anna, Ipplis, Premariacco e Prepotto. Quattro zone diverse per caratteristiche pedologiche e microclimatiche con vigne che arrivano fino ai 90 anni di età e includono varietà autoctone e internazionali.
«Siamo soddisfatti della raccolta di quest’anno. Abbiamo vendemmiato in tempi diversi e i valori delle uve giunte in cantina si sono dimostrati molto equilibrati. In particolare Tocai, Malvasia e Sauvignon blanc, a fronte di una resa quantitativa un po’ inferiore rispetto alle nostre aspettative iniziali».

Il valore delle differenze

L’eccellenza è il risultato di un andamento stagionale nel complesso favorevole, ma anche del costante lavoro di ricerca e selezione agronomica intrapreso ormai molti anni fa da Annalisa Zorzettig e il suo team.
«Crediamo nell’importanza della sostenibilità ambientale, che portiamo avanti attraverso numerosi progetti. Ci sentiamo dei custodi della terra e, come tali, la nostra priorità è preservare l’integrità delle piante e dei grappoli, esaltando il legame tra il vitigno e il terroir. In un mondo enologico in cui si tende a standardizzare la produzione per correre dietro a un gusto omologato su scala internazionale, noi crediamo nell’importanza di enfatizzare le differenze e le specificità dei singoli appezzamenti».

L’agricoltura ambientale per la biodiversità

Tutti i vigneti sono certificati SQNP (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata) e l’anno scorso, con la collaborazione dell’agronomo Antonio Noacco, è stato avviato un vero e proprio censimento della biodiversità, analizzando la presenza di insetti e altri organismi animali utili tra i filari. L’impegno di Zorzettig è proseguito con l’adesione al progetto Biodiversity Care che prevede una serie di pratiche sostenibili al fine di incrementare il numero di specie vegetali spontanee in campo, come ad esempio lo sfalcio a filari alterni, la piantumazione di arbusti autoctoni (in accordo con il Corpo della Forestale) e la creazione di specifiche aree ecologiche. «Noi la chiamiamo “agricoltura ambientale per la biodiversità”, come abbiamo scritto in una serie di cartelli posti tra le vigne, che sintetizzano gli interventi che stiamo portando avanti», precisa la produttrice.

Annalisa Zorzettig, alla guida della Cantina che porta il suo nome

Myò, selezione di famiglia

Da ricordare anche il progetto di zonazione collegato a Myò, la linea premium nata nel 2008 dalla volontà di Annalisa Zorzettig di creare una selezione di famiglia; non a caso il termine “myò” in friulano significa mio.
«Gli appezzamenti sono stati selezionati fra i più vecchi e performanti delle tenute di Spessa e Premariacco. Tutti i vini sono monovarietali certificati Friuli Colli Orientali Doc. La selezione comprende sia i nostri autoctoni più rappresentativi, come il Friulano, la Ribolla e il Pignolo, sia gli internazionali che qui da noi hanno trovato una seconda casa, come il Sauvignon e il Pinot bianco».

Affinamento più lungo per i bianchi 2019

Nel caso dei bianchi, l’uscita dell’annata 2019 della selezione Myò è stata ritardata di un anno per allungare la sosta sui lieviti e i tempi di affinamento, che avviene in piccole botti di rovere.
«Il posticipo è il risultato di una progettualità ponderata. Su alcuni appezzamenti abbiamo selezionato uve con un grado di maturità e complessità generale più accentuato. Per la Malvasia istriana, ad esempio, abbiamo attuato una sorta di doppia maturazione, che ha permesso di ottenere sulla stessa pianta uve con grado zuccherino, acidità e più in generale caratteristiche sensoriali differenti. Il lavoro di zonazione che abbiamo in programma ci aiuterà a capire meglio come muoverci in futuro, nell’ottica di produrre vini ancora più longevi e armonici».

I vigneti aziendali si estendono per circa 120 ettari situati a Sant’Anna, Ipplis, Premariacco e Prepotto

Cantina Viva, un’esperienza a tutto tondo

Tra i progetti che stanno più a cuore ad Annalisa Zorzettig c’è quello della Cantina Viva, intesa come una grande casa che riunisce tutto il percorso enologico aziendale: dall’arrivo delle uve alla vinificazione, dalla maturazione in botte all’affinamento in bottiglia, fino alla degustazione dei vini negli spazi destinati all’hospitality. «Vogliamo offrire al visitatore un’esperienza a 360° della nostra attività e della nostra “friulanità”».
Il progetto parte dal rinnovamento di una serie di edifici preesistenti, riprogettati in chiave di efficientamento energetico e basso consumo delle risorse ambientali. La struttura si pone in dialogo con il paesaggio collinare che la circonda, alla ricerca di un equilibrio tra interni ed esterno.
«Dei quattro lotti previsti, sono stati già ultimati il primo e il primo bis. Nei mesi scorsi abbiamo potuto vendemmiare per la prima volta all’interno dei nuovi locali: è stato davvero emozionante».

Sostenibilità dalla vigna alla bottiglia

Gli impianti tecnologici e macchinari di ultima generazione consentono una maggiore precisione sul fronte della criomacerazione e delle lavorazioni a freddo. Massima attenzione anche per la gestione dell’acqua, con la realizzazione di sistemi di lavaggio delle attrezzature e dei pavimenti. È prevista la creazione di un depuratore biologico per permettere il riutilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione degli spazi verdi e la pulizia dei piazzali. «Abbiamo adottato un packaging ecosostenibile e vogliamo ottimizzare la raccolta differenziata degli scarti dell’attività produttiva – raspi, vinacce, vetro, ma anche nylon, cartone, legno, contenitori in plastica – con consegna presso i centri di raccolta-smaltimento e di riutilizzo».

Foto di apertura: Zorzettig ha posticipato l’uscita dei bianchi della selezione Myò per permettere un affinamento in cantina più lungo

ZORZETTIG
strada Sant’Anna 37
Spessa di Cividale del Friuli (Udine)
0432.71.61.56
info@zorzettigvini.it
www.zorzettigvini.it
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Realizzato in collaborazione con Zorzettig.

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 4/2021. Acquista

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© Riproduzione riservata - 12/02/2022

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