Negli ultimi 20 anni giornalisti e scrittori esperti di vino hanno dovuto adattarsi a nuovi mezzi di comunicazione e stili di scrittura, ma soprattutto alla difficoltà di trasformare la loro passione in un lavoro a tempo pieno. Eppure c’è chi è in grado di convertire tutto questo in opportunità; dai sempre più numerosi siti su abbonamento alle nuove riviste in formato cartaceo.
Scrivere di vino è un mestiere troppo spesso confuso con un hobby. Eppure, in Italia così come all’estero, cresce il numero di coloro che si avvicinano al mondo della scrittura enologica contando su una infinita possibilità di piattaforme – come siti, blog e social network – alternative alla carta stampata e grazie alle quali poter esprimere opinioni, scrivere recensioni, condividere scoperte, viaggi e conoscenze con un unico, spesso presunto, filo conduttore: l’indipendenza. Ma essere scrittori seriamente indipendenti, anche tra i nomi più affermati, non è cosa semplice.
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