VinoVip International. Il mondo era a Cortina

VinoVip International. Il mondo era a Cortina

Per la prima volta quest’anno a VinoVip Cortina si è tenuta una degustazione dei vini dal mondo: VinoVip International, il 12 luglio al Grand Hotel Miramonti Majestic. Antinori, Banfi, Zonin, Masi, Cecchi… È la diversificazione delle grandi aziende italiane. Una globalizzazione avvenuta perlopiù attraverso due strade. Alcuni produttori hanno deciso di distribuire tipologie di vino non presenti in portafoglio, almeno non direttamente, in modo da poter in ogni caso soddisfare il proprio cliente. Altre invece hanno scelto d’investire in regioni del Nuovo Mondo a vario titolo (leggi l’elenco completo dei vini in degustazione).

Dal Cile il Carménère Antinori e Banfi

Antinori, ad esempio, ha da tempo investito in Ungheria, dove produce anche le barrique per alcuni vini, e presentava un 100% Traminer 2014: il Tuzko. Interessante la lettura del territorio cileno e americano. In Cile sotto l’insegna di Haras de Pirque, Antinori produce un Carménère Reserva a Maipo. Questa valle è considerata la Napa cilena, una zona molto calda e sabbiosa in grado di dare vini potenti e strutturati come in poche altre parti alle pendici delle Ande. Il Carménère tra l’altro è forse il vitigno più interessante che il Cile produca oggi. Con un’acidità in genere non troppo marcata (3,7 g/l dichiarati), un tannino gentile rispetto al Cabernet Sauvignon, profumi di erbe aromatiche e di caffè e un’alcolicità (14%) da equilibrare, è un vino che si presta a un pubblico piuttosto vasto e versatile. Si sale di livello invece con il Cabernet Sauvignon di Atlas Peak 2012: porpora con un cassis evidente, note tostate dolci e burrose, un leggero peperone verde e un bel palato rotondo e morbido, bilanciato nell’alcol. Un vino classico, col 40% di legno nuovo ben integrato grazie alla malolattica in botte, è davvero una bella lettura della Napa. Ha investito in Cile anche Banfi che distribuisce in Italia Concha y Toro, una delle più grandi aziende del Paese. Anche a Banfi non è sfuggito il successo commerciale che sta riscuotendo il Carménère. Il 2013 di Casillero del Diablo, in questo caso dalla Rapel Valley, era di un brillante porpora, con note di peperone verde e di caffè freddo, bilanciato e vellutato. Molto tipica del Nuovo Mondo l’espressione del Pinot nero dell’Oregon sempre distribuito da Banfi. Il Rainstorm 2011 è di un rubino cristallino, con nota di fragola non molto intensa, un leggero floreale, un palato lineare ma senza spigolature, nel quale risulta ben integrata la dolcezza di un 10% di legno americano.

Bianchi cileni e bollicine francesi: il miglior Champagne

Nell’ordine della degustazione è entrato lo Champagne Collard Picard importato e distribuito in Italia da Cecchi. La Cuvée Selection è un Blanc de noirs a base di Pinot nero e Pinot Meunier al 50% fruttato e rotondo, ma non priva di cenni di tostatura. Francesco Marone Cinzano è proprietario della cantina Erasmo, ancora in Cile. Oltre a un Torrontel, ovvero un bianco profumato e pieno, figlio della stessa uva del Torrontes argentino, produce una grande interpretazione classica di taglio bordolese del Nuovo Mondo. Siamo anche qui a Maule, la già ricordata zona del Cile a vocazione rossi, dove l’Erasmo Maule 2009 viene allevato con sistema biologico, senza lieviti e senza irrigazione, su viti a piede franco. Un granato brillante, con note di cassis, pepe nero, balsamiche che diventano ciliegia matura e cioccolato amaro in bocca, un palato ampio, tannini levigati e buona freschezza. Un grande vino pronto da bere.
Tra i francesi importati da Masciarelli il Clos du Château de Puligny Montrachet 2011 (burro crudo, minerale, setoso, agrumato e freschissimo) e il Deux Montille Soeur Frère Bourgogne Rouge, del Domaine de Montille, dai profumi di violetta, ribes rosso, cuoio e un palato sottile e tirato. Villa Sandi distribuisce, invece, lo Champagne Devaux, di cui ha presentato le due referenze della prestigiosa Cuvée D. Tra gli Champagne l’Orpale Grand Cru 2002 di De Saint Gall è risultato il miglior assaggio: tostato, minerale, una nota di zucchero filato, di yogurt, agrumata e una bolla finissima.

Via dell’Abbondanza: focus Sudamerica

Amaroneggia il Corbec (Corbina e Malbec) di Masi a Tupungato che fa una doppia fermentazione e viene fuori ricchissimo di profumi (lampone, alloro, cacao) e dalla piena struttura.
Achaval Ferrer è una delle tante aziende seguite da Roberto Cipresso che a Mendoza è ormai celebre. Introduce i vini distribuiti e importati da Via dell’Abbondanza di Genova, un riferimento irrinunciabile per gli amanti dei top quality wines sud americani.
Il Malbec Mano Negras 2010 è uno dei migliori mai assaggiati: profondo, dal fruttato di cassis al minerale, con tannini maturi e buona freschezza, in equilibrio tra succosità ed estrazione e con un alcol ben integrato. Estrazione leggera, colore rubino, sentori terrosi e di pelle, con cassis al palato, tannini maturi e finale astringente per l’Octagon, il taglio bordolese di Zonin in Virginia.

Le masterclass di VinoVip International: WSET e IMW a confronto

Al centro delle masterclass del 12 luglio erano due prestigiosi istituti di cultura enologica internazionale, entrambi londinesi: il Wine & Spirits Education Trust (WSET) e l’Institute of Masters of Wine (IMW).
Il primo, pensato per i professionisti, è l’ente di formazione più diffuso grazie alla rete mondiale di Approved Program Providers. Il suo metodo SAT, Systematic Approach to wine Tasting, identifica le peculiarità del vino in modo sintetico, critico ed esaustivo, valutando gli aspetti sensoriali (vista, naso, bocca) e la qualità, per comunicarlo con efficacia al consumatore. È considerata la miglior preparazione per chi aspira al titolo di Master of Wine. Se WSET insegna “cosa”, il metodo MW spiega come e soprattutto perché.
Il Master of Wine conosce le dinamiche dell’intero settore, dalla vite al marketing; analizza a fondo la qualità, secondo parametri come 3 C (character, complexity, concentration), stile di vinificazione, bilanciamento, capacità d’invecchiamento. Sempre inquadrati nel segmento di mercato.
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© Riproduzione riservata - 07/08/2015

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