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VinoVip Cortina: le tendenze

5 Ottobre 2011 Emanuele Pellucci
Nella due giorni di full immersion nel vino di qualità rappresentata dall’ottava edizione di VinoVip Cortina, tra i molti argomenti dibattuti in via ufficiale, ma anche dietro le quinte, c’è stato anche quello sulle tendenze produttive. Un aspetto certamente non secondario, che investe il futuro del vino per quanto riguarda quelle tipologie che dovrebbero andare a soddisfare le aspettative dei consumatori di domani. Dalle risposte che abbiamo ricevuto dai produttori presenti a Cortina è venuto fuori un panorama di indicazioni piuttosto variegato dal quale tuttavia è possibile delineare le caratteristiche del vino di tendenza. Un vino, va sottolineato, che non va a modificare i prodotti storici e tradizionali, bensì un prodotto rivolto ai giovani, ai consumatori dei mercati emergenti e a tutte quelle persone che non sono interessate ai vini impegnativi e costosi. Il suo identikit si può così riassumere: uve autoctone, coltivazione biologica seguendo criteri di ecosostenibilità, utilizzo di uve mature ma non troppo concentrate, vinificazione che permetta di ottenere vini freschi, fruttati, meno alcolici, ma fini ed eleganti. Un vino, insomma, che abbia un forte legame con il territorio di origine, una propria personalità, un prezzo accessibile e che non necessariamente debba avere una vita lunga. Naturalmente, il sondaggio ha evidenziato i comprensibili distinguo, come quelli che riguardano gli obiettivi che l’azienda si pone o i mercati dove i vini sono diretti. Negli Stati Uniti, ci ha fatto notare un produttore, la tendenza porta a vini poco alcolici e dolci, come dimostra il successo del Moscato. Tutti d’accordo, comunque, sul fatto che la tendenza sta andando verso un consumo disimpegnato ma di soddisfazione.

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