Vinalies Mondial du Rosé 2023: 17 medaglie all’Italia

Vinalies Mondial du Rosé 2023: 17 medaglie all’Italia

La 18ª edizione del concorso si è svolta dall’1 al 4 aprile a Marsiglia sotto l’egida dell’Union des Oenologues de France. 881 campioni partecipanti provenienti da 28 Paesi.

Abruzzo, Veneto, Lombardia e Puglia. Sono queste le regioni che hanno rappresentato ai massimi livelli l’Italia al concorso Vinalies Mondial du Rosé.  La 18ª edizione si è svolta dall’1 al 4 aprile a Marsiglia. Su un totale di 881 campioni partecipanti provenienti da 28 Paesi, i rosati italiani iscritti (sia in versione spumante che fermi) erano 56. Al termine della due giorni di degustazioni, 17 hanno ottenuto una medaglia, complessivamente 1 gran oro, 12 d’oro e 4 d’argento.

Le peculiarità del concorso

A valutare i vini è stata una giuria internazionale composta da 52 membri per la quasi totalità enologi. Questa particolarità è dovuta al fatto che il Mondial du Rosé è uno dei tre concorsi promossi e organizzati dall’Union des Oenologues de France sotto la denominazione Vinalies (gli altri sono Vinalies Internationales e Vinalies France). Fino a poco tempo fa le sedi di svolgimento erano Parigi e Cannes (per i rosati). Quest’anno, su iniziativa del nuovo staff dirigenziale, Vinalies Internationales si è tenuto a Bordeaux (ai primi di marzo) e il Mondial du Rosé a Marsiglia.
Per rispettare la regolamentazione dell’Oiv, che fissa al 30% le medaglie assegnabili ai concorsi internazionali sul totale dei campioni iscritti, la giuria ha attribuito complessivamente 264 medaglie, di cui 30 gran oro, 134 d’oro e 100 d’argento. Una selezione dunque molto severa che finisce per premiare soltanto i vini migliori.

Gli ori italiani

L’Italia, come detto, ha fatto la sua bella figura e ha ottenuto il massimo riconoscimento con le bollicine abruzzesi della Grand Cuvée Rosé dell’azienda Fantini (95/100) a base di Aglianico. Oltre alla gran oro, la Cantina si è aggiudicata anche due gold medal con i vini fermi Calalenta (Merlot rosato) e Cerasuolo d’Abruzzo 2022.
Quattro medaglie d’oro al Veneto: il Prosecco Brut millesimato e lo spumante dolce rosé Manzoni moscato (Moscato d’ Amburgo x Raboso Piave) di Cantine Borga e i Chiaretto Bardolino delle Cantine Valetti Luigi e Le Muraglie. La Lombardia colleziona tre ori, due Chiaretto Valtenesi e un Riviera Garda Classico di Opera Roses, Monte Cicogna ed Erian.  Tre anche per la Puglia, di cui due Igt Rosato Nero di Troia di Cantine Spelonga e un Primitivo di Terrecarsiche.

Le nazioni più premiate

Per quanto riguarda gli altri Paesi, la Francia ha fatto naturalmente la parte del leone con 77 medaglie complessive su 574 vini iscritti, con una percentuale di riconoscimenti di poco superiore all’Italia (30,8% contro 30,4%). Terza la Spagna con lo stesso numero di medaglie italiane (17) ma con molti più campioni partecipanti (74). Ottima performance per la Romania con 11 medaglie, di cui ben 3 gran oro, e il 47,8% sul totale dei campioni iscritti (23).

Una “nota di colore”

Aldilà dell’ottimo livello qualitativo dei vini degustati, ci si consenta un’osservazione riguardo alla filosofia produttiva adottata in tempi recenti da molte aziende circa la colorazione dei vini rosati. Alla nostra commissione sono stati presentati campioni che di rosato non avevano alcunché, per cui avrebbero potuto benissimo partecipare a un concorso per vini bianchi. Siamo d’accordo sulle tante sfumature di colorazione, ma attenzione a non esagerare. I punteggi, almeno nella nostra commissione, non li hanno premiati.

Foto di apertura: sui 881 campioni partecipanti ai Vinalies Mondial du Rosé provenienti da 28 Paesi, i rosati italiani iscritti erano 56 © C. Rainer – Unsplash

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© Riproduzione riservata - 13/04/2023

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