Vinalies Internationales. L’Italia migliora

Vinalies Internationales. L’Italia migliora

Il ventennale di Vinalies Internationales, il concorso enologico più prestigioso che gli enologi francesi organizzano annualmente a Parigi, ha visto finalmente il recupero dei vini italiani per quanto riguarda il bottino di medaglie d’oro. Niente di straordinario, va detto subito, perché un totale di 21 riconoscimenti (8 ori e 13 argenti) sono ben poca cosa rispetto a quanto hanno ottenuto Paesi come Spagna (265), Portogallo (241) e Cile (151), tralasciando la Francia che, giocando in casa e presente addirittura con 1.578 campioni (l’Italia ne ha presentati 107). Tuttavia, rispetto alla passata edizione è risalito il numero degli ori, che nel 2013 furono soltanto 2.

vinalies-tassss-web

Nel corso delle valutazioni

PERCHÉ POCHI ITALIANI – Va osservato, comunque, che nonostante Vinalies Internationales sia tra i più importanti concorsi enologici che ogni anno si svolgono nel mondo, le aziende italiane sembrerebbero poco propense a parteciparvi, ritenendo probabilmente che l’eco che il concorso desta in Francia non si riveli poi fruttuoso sul piano commerciale, essendo notoriamente il mercato transalpino particolarmente difficile per i vini italiani.

GLI ORI GUADAGNATI – In ogni caso la giuria internazionale, composta da 145 membri, ha premiato con medaglie d’oro seguenti vini: L’Autentica, Basilicata Igt 2010 (Cantine del Notaio), Vigneto Montesco, Colli di Conegliano Doc 2007 (La Masottina), Turitto, Gioia del Colle Riserva Doc 2007 (Cantina Gentile), Sogno, Lazio Igt 2009 (Cantina Sant’Andrea), Tor del Colle, Molise Riserva Doc 2010 (Casa Vinicola Botter), Capitolium, Moscato di Terracina Doc2011 (Cantina Sant’Andrea), Zivula, Passito di Pantelleria Doc 2011 (Cantina di Gallura) e Villa Mottura, Primitivo di Manduria Doc 2011 (Mottura Vini del Salento). L’elenco completo dei vini vincitori è consultabile su www.oenologuesdefrance.fr.

VENTI VOLTE VINALIES Istituito nel 1993 per iniziativa di Alex Schäffer sotto la presidenza di Dominique Foulon – personaggio molto noto, quest’ultimo, per essere stato chef de cave per 26 anni della Moët & Chandon – in vent’anni il concorso è passato dai 438 vini della prima edizione ai 3.503 (di 41 Paesi) di quest’anno: di questi 1.578 sono francesi e 1.925 stranieri. Il concorso, organizzato dall’Union des Oenologues des France presieduta da Cyril Payon e diretta da Béatrice Da Ros, si avvale del patrocinio dell’Oiv e dell’Union Internationale des Oenologues.

PER OGNUna particolarità che lo rende differente dalla maggior parte delle competizioni enologiche internazionali, è che ogni membro della giuria deve compilare una scheda organolettica di ciascun vino assaggiato. Il commento dei vini medagliati, sintetizzato da ciascun responsabile di commissione, viene poi pubblicato in un apposito volumetto.

Tag: , , , , , , , , , , ,

© Riproduzione riservata - 14/03/2014

Leggi anche ...

La “lingua elettronica” può rivoluzionare il controllo di qualità del vino
Senza confini
La “lingua elettronica” può rivoluzionare il controllo di qualità del vino

Leggi tutto

Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino
Senza confini
Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino

Leggi tutto

Bordeaux chiede un sistema di “giusta remunerazione”
Senza confini
Bordeaux chiede un sistema di “giusta remunerazione”

Leggi tutto