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Vinalies Internationales: 2 ori e 21 argenti all’Italia. Siamo un po’ in calo.

12 Marzo 2013 Emanuele Pellucci
È stato un bottino meno brillante di quello della passata edizione quello ottenuto dai vini italiani al concorso Vinalies Internationales che si è svolto a Parigi dal 1° al 5 marzo. Nonostante l’incremento dei campioni presentati dalle nostre aziende (115 contro i 90 dello scorso anno), infatti, le medaglie assegnate all’Italia sono state meno pregiate rispetto al 2012 sebbene il numero complessivo (23) sia rimasto lo stesso. Solo 2 medaglie d’oro, rispetto alle 9 della passata edizione, e 21 d’argento, ma nessun vino premiato con il trofeo speciale riservato ai campioni che hanno ottenuto il punteggio più alto nelle diverse tipologie, come invece accadde lo scorso anno. Nel 2012 fu, infatti, un vero e proprio smacco per i francesi vedere assegnare questo prestigioso premio a uno spumante italiano (Talento metodo classico Eliseo Bisol Cuvée del Fondatore 2002 dell’azienda Bisol Desiderio & Figli) anziché a un “loro” Champagne. Stavolta si sono presi però la rivincita, addirittura doppia, perché sono stati due gli Champagne premiati ex-aequo. ORO A CANTINE GALLURA E CANTINE DEL NOTAIO - Le medaglie d’oro sono andate a due vini bianchi: il Balajana 2008 della Cantina Gallura e L’autentica 2009 delle Cantine del Notaio. Per queste aziende anche medaglie d’argento, rispettivamente due e una. Soddisfazione anche per Masottina e Fattoria La Vialla, premiate con tre medaglie d’argento, come pure per Tenuta Vicchiomaggio che ha visto premiati due Igt Toscana. Tra le altre aziende medagliate troviamo Castello d’Albola (Zonin), Bisol Desiderio & Figli e Farnese Vini. I RISULTATI DEGLI ALTRI PAESI - Se per l’Italia il risultato è stato modesto, molto bene è andata al Cile che con 147 vini presentati ha ottenuto ben 30 medaglie d’oro e 46 d’argento; bene anche Spagna (20+45) e Portogallo (20+48), seppure con una partecipazione di gran lunga maggiore di quella italiana, e da sottolineare i riconoscimenti andati a Paesi come Algeria, Belgio, Cina, Croazia, Israele, Libano, Messico e Macedonia. La Francia fa storia a sé perché il 44% dei campioni presentati (1.512 su un totale di 3.425) erano “di casa” riuscendo comunque ad aggiudicarsi 99 medaglie d’oro e ben 332 d’argento. UNA GIURIA DI 140 ESPERTI DA 43 PAESI - Vinalies Internationales, giunto alla 19esima edizione, è organizzato dall’Unione degli enologi di Francia e gode del patrocinio dell’Oiv e dell’Union Internationale del Oenologues, oltre a far parte di Vinofed, l’associazione che riunisce le principali competizioni enologiche internazionali. Un concorso che non conosce crisi poiché ogni anno cresce il numero dei vini partecipanti (nel 2012 erano stati 3.353). A giudicarli quest’anno è stata una giuria di oltre 140 esperti, per lo più enologi, provenienti da 43 Paesi. Con la regìa di Cyril Payon e Béatrice Da Ros, rispettivamente presidente e direttore generale dell’Union des Oenologues de France, le commissioni di valutazione si sono riunite nelle sale del Marriott Rive Gauche di Parigi avvalendosi di schede informatiche. Per conoscere tutti i premiati: www.vinalies-internationales.com.

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