L’ovolo buono si può trovare nei boschi di castagni, come nella Sila, in Calabria
Il nome scientifico, Amanita Caesarea, ricorda il grande condottiero Romano. Dal profumo leggero e gusto delicato, nei piatti è usato sia crudo che cotto. Una rarità nei nostri boschi, oggi arriva soprattutto dall’Est Europa
Lo hanno dedicato a Cesare, Giulio Cesare, imperatore romano e tra i personaggi più famosi della Storia. Forse potrebbe averlo gustato anche lui, dato che l’Amanita Caesarea, più comunemente chiamata ovolo buono, era già nota in epoca Romana. Nel tempo non ha perso il suo fascino di prodotto molto ambito. I motivi si possono ricondurre all’eleganza dei profumi leggeri di fungo e al gusto delicato, a cui si aggiunge la rarità della ricerca. Inoltre è buono sia crudo sia cotto. I puristi lo preferiscono nella prima versione.
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