Senza confini Senza confini Anita Franzon

Verso bottiglie più leggere: l’accordo siglato da alcuni grandi rivenditori

Verso bottiglie più leggere: l’accordo siglato da alcuni grandi rivenditori

A proporlo è stata Sustainable Wine Roundtable (SWR), una piattaforma senza scopo di lucro che contribuisce a promuovere su più fronti la collaborazione e il progresso sulla sostenibilità nel settore vitivinicolo. La nuova iniziativa è volta a ridurre il peso medio delle bottiglie di vino in modo da limitare, di conseguenza, l’impatto sull’impronta di carbonio.

Per approfondimenti: Jancis Robinson, DrinksRetailingNews, Harpers.Co.Uk e Wine Industry Advisor

Il Sustainable Wine Roundtable Bottle Weight Accord ha presentato e pubblicato lo scorso 10 ottobre uno studio (interamente disponibile in inglese qui) che spiega quali sono i vantaggi della riduzione del peso medio delle bottiglie da 750 ml di vino fermo da una media di circa 550 g (circa 1,3 kg per una bottiglia piena) a un peso medio inferiore a 420 g (1,170 kg piena) entro la fine del 2026.

I rivenditori che hanno già aderito all’iniziativa

Secondo la critica inglese Jancis Robinson – che da anni sostiene la necessità di adottare bottiglie più leggere – l’iniziativa ha riscosso molto successo e finora include il monopolio svedese Systembolaget; Whole Foods Market e Naked Wines Usa negli Stati Uniti; Laithwaites, Lidl UK, Naked Wines UK, Virgin Wines, Waitrose e The Wine Society nel Regno Unito. Complessivamente, i firmatari dell’accordo vendono circa 250 milioni di bottiglie di vino all’anno (DrinksRetailingNews). Il processo inizierà gradualmente con la rimozione delle bottiglie più pesanti dal portfolio dei rivenditori. Successivamente, le aziende partecipanti si concentreranno sulla riduzione del peso delle etichette dei propri marchi e, infine, su tutta la gamma.

Lo studio alla base dell’accordo

Altri rivenditori sono sul punto di unirsi a loro e anche i produttori sono i benvenuti: devono semplicemente confermare a SWR il loro impegno nei confronti dell’accordo. La piattaforma, dal canto suo, si impegna a raccogliere dati ogni sei mesi per garantire che vengano compiuti progressi verso questo obiettivo di riduzione. D’altronde, le basi del nuovo accordo derivano da un iter di ricerca semestrale condotto dalla stessa SWR e cofinanziato da un consorzio di rivenditori. «Ci auguriamo che il numero di partecipanti cresca rapidamente nel tempo e che le bottiglie leggere diventino la norma il prima possibile», ha commentato Peter Stanbury, presidente della ricerca di SWR (Harpers.Co.Uk).

Come la bottiglia di vetro pesante contribuisce alla carbon footprint

È ormai opinione diffusa che il vetro contribuisca in modo significativo alla carbon footprint, anche se l’impatto varia a seconda di un’ampia varietà di fattori, inclusa la distanza percorsa dalle bottiglie. In ogni caso, si può affermare che fino alla metà delle emissioni di CO2 prodotte dal mondo del vino proviene dalla bottiglia stessa, a causa di una combinazione derivante dalla produzione e dell’energia necessaria per trasportarla. Senza dubbio, questa impronta potrebbe essere ridotta in modo sostanziale con bottiglie più leggere.

Bottiglie leggere vs bottiglie pesanti: la resistenza di alcuni produttori

La ricerca condotta da Peter Stanbury ha inoltre dimostrato che ancora oggi molti produttori di vino e coloro che sono coinvolti nella sua vendita spesso credono che i loro clienti associno le bottiglie pesanti all’alta qualità. Tuttavia, in accordo con la ricerca internazionale sui consumatori presentata al simposio MW di quest’anno a Wiesbaden dal professor Armando Corsi dell’Università di Adelaide, Stanbury ha stabilito che il peso della bottiglia è uno dei fattori meno importanti per i consumatori, che sono molto più influenzati dal prezzo, dai consigli di amici o di esperti, o da un nome familiare. Dunque, qualsiasi ipotesi che associ il peso della bottiglia alla qualità del vino è semplicemente sbagliata: quasi nessuno dei vini più famosi al mondo è venduto in bottiglie pesanti.

Le bottiglie leggere sono più fragili?

Un altro freno all’adozione di bottiglie più leggere da parte dei produttori di vino è la convinzione che queste siano più fragili e avrebbero quindi bisogno di un imballaggio in cartone più resistente, annullando così qualsiasi riduzione delle emissioni di gas a effetto serra legate al vetro. Ma Stanbury ha scoperto che le bottiglie più leggere sono perfettamente durevoli purché siano ben progettate, con una distribuzione uniforme del vetro e un’attenzione particolare ai punti della bottiglia che entrano in contatto con altre bottiglie e macchine riempitrici. Potrebbe essere necessario apportare piccole modifiche alle linee di imbottigliamento, ma il rapporto esamina in dettaglio ogni fase della produzione, del riempimento, dell’imballaggio e del trasporto sfatando qualsiasi mito.

Le bottiglie leggere sono più costose?

Altri produttori di vino hanno poi dichiarato a Stanbury di aver trovato difficile reperire bottiglie più leggere ritenendo che le vetrerie trovino più redditizio vendere contenitori pesanti. Ma, ancora una volta, secondo la ricerca, è probabile che il prezzo delle bottiglie vari maggiormente in base al numero che in base al peso. Inoltre, sono gli stessi artigiani del vetro a volerne promuovere la vendita, desiderando mantenere la supremazia sugli imballaggi alternativi come bottiglie realizzate con plastica riciclata, lattine e bag in box.

La riduzione dei costi di trasporto e l’impegno di SWR

In conclusione, la riduzione del peso delle bottiglie dovrebbe far risparmiare al mercato internazionale del vino somme considerevoli in termini di costi di trasporto e di inquinamento. Sarebbe, dunque, opportuno augurarsi che l’accordo raggiunto da queste importanti aziende cominci ad apportare un effetto benefico su tutto il commercio mondiale. Inoltre, nell’ambito di questo accordo, SWR lavorerà anche con i suoi membri appartenenti ad altre parti della catena di fornitura per facilitare tutto il processo. Ciò includerà la collaborazione con le vetrerie e un sostegno agli imbottigliatori che potrebbero essere ostacolati dalle regole di confezionamento dettate da alcune denominazioni. SWR ritiene che adottare un approccio collettivo a tali questioni sia il modo più efficace per realizzare il cambiamento (Wine Industry Advisor).

Foto di apertura: © Dan Cristian Pădureț – Unsplash

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© Riproduzione riservata - 19/10/2023

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