Il rame è l’unico rimedio davvero efficace contro peronospora e oidio. Ma dopo 130 anni di trattamenti nei vigneti europei i livelli sono anche 10 volte superiori alla norma. Con gravi conseguenze per il suolo, il reimpianto e la salute della vite. Le soluzioni? L’agricoltura 4.0, ma soprattutto la genetica.
In pochi ne parlano, quasi nessuno lo sottolinea con forza: c’è un problema di contaminazione da rame (simbolo chimico Cu) nei suoli dei vigneti europei. E l’Italia non fa certo eccezione. Dalla comparsa della peronospora in Europa si utilizzano prodotti rameici (dai solfati agli ossicloruri di rame) in viticoltura come fitofarmaci contro l’attacco fungino. Decine di trattamenti che, moltiplicati per oltre 130 anni e uniti alla natura non degradabile del metallo, hanno portato a livelli allarmanti.
Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e premium.
Abbonati ora!
€ 20 per un anno
Acquista
Sei sei già abbonato, accedi per continuare a leggere.
Login