Senza confini Senza confini Anita Franzon

Toscana protagonista nel mondo

Toscana protagonista nel mondo

Vini toscani protagonisti nel mondo. Wine Enthusiast premia il Tignanello 2016 nella sua classifica dei vini dal grande potenziale di invecchiamento. E Antinori, Frescobaldi e Incisa della Rocchetta sono tre “leggende” del territorio a cui Vinum dedica un lungo articolo celebrativo.


La prestigiosa classifica sui vini dal lungo potenziale di invecchiamento stilata da Wine Enthusiast riserva uno spazio d’eccezione ai vini italiani, a quanto pare i più adatti a resistere alla prova del tempo.

Il successo di etichette italiane nella Top 100 Cellar Selections 2020

Al primo posto c’è TignaneIlo, Toscana Igt 2016 di Marchesi Antinori descritto come: “rosso fragrante e sapido dagli aromi di sottobosco, prugna, fiori blu, cacao e canfora. Al palato si distingue per la succosa ciliegia marasca, la mora matura, la liquirizia, il tabacco e un accattivante sentore di selvaggina. Tannini setosi e brillante acidità lo mantengono equilibrato ed elegante”. Ma secondo la rivista americana sono ben 21 su 100 i vini italiani che meritano un posto in classifica, dal Barolo Bricco Boschis Docg 2016 di Cavallotto (al decimo posto e da bere tra il 2026 e il 2056), seguito in dodicesima posizione da Pianrosso, Brunello di Montalcino Docg 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona, proseguendo con Brea Vigna Ca’ Mia, Barolo Docg 2016 di Brovia, scendendo poi verso l’Etna e risalendo nell’area del Soave Classico; si trovano poi altri vini a base Nebbiolo (dalle Langhe o dalla Valtellina passando per l’Alto Piemonte) o Sangiovese, spumanti Franciacorta Docg o Trentodoc, un Taurasi e anche un Faro Doc.

Le tre leggende della Toscana

La rivista Vinum racconta la storia di tre antiche e nobili famiglie simbolo della vitivinicoltura toscana. I Marchesi Antinori, Frescobaldi e Incisa della Rocchetta hanno infatti creato alcuni dei miti della Toscana del vino come Sassicaia, Ornellaia, Tignanello, Luce, solo per citarne alcuni. Il nome del Marchese Mario Incisa della Rocchetta è legato alla storia di Bolgheri e del Sassicaia: “uno tra i primi Supertuscan, prodotto da vitigni internazionali, maturato in barrique e che ha fatto sembrare vecchi molti vini di Bordeaux”, si legge sulla rivista.

Sassicaia, ma anche Antinori e Frescobaldi

Ma se la storia del Sassicaia è relativamente recente, la famiglia Antinori si dedica al vino da 26 generazioni, ovvero dal 1385. E lo fa, scrive Vinum, “prendendo decisioni coraggiose senza mai perdere di vista le tradizioni e il territorio”. Legata alle due precedenti famiglie è anche la storia dei Frescobaldi, famiglia che ora possiede quasi 5000 ettari di terreno, di cui 1300 a vigneto nelle principali aree vitivinicole della regione, comprese quelle che la rivista definisce come “le migliori Cantine toscane, di cui i Marchesi detengono la maggioranza, ma che non operano sotto il nome di Frescobaldi: Ornellaia e Masseto a Bolgheri e Luce della Vite a Montalcino”; azienda – quest’ultima – che ha da poco festeggiato i 25 anni, come raccontiamo su Civiltà del bere.

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© Riproduzione riservata - 05/11/2020

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