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Terre Brune 2014 in armonia con la natura

27 Aprile 2019 Civiltà del bere
Terre Brune 2014 in armonia con la natura

Cantina Santadi è fra le Cantine che negli ultimi tre anni hanno ricevuto giudizi di eccellenza per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa. L’elenco completo è sul Top delle guide vini 2019.

Pensando agli assolati vigneti “vista mare” del Sulcis, una delle prime realtà vinicole che vengono in mente è Cantina Santadi. Questa storica cooperativa, attiva dagli anni Sessanta del secolo scorso, ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo l’avvolgente personalità dell’enologia sarda sudoccidentale, valorizzando le varietà locali a cominciare dal Carignano, ma anche Vermentino, Nuragus e Nasco. A metà degli anni Ottanta, proprio qui nacque il Terre Brune, primo vino affinato in barrique dell’isola, concepito dall’enologo Giacomo Tachis che collaborò a lungo con la Cantina.

Il miglior vino Santadi nel 2019: Terre Brune 2014

Oggi come ieri, il Terre Brune, Carignano del Sulcis Superiore Doc svetta in cima alle preferenze della critica nazionale, che quest’anno ha recensito la vendemmia 2014. «I vigneti sono allevati ad alberello ancora franco di piede, il che rende le piante più resistenti e dotate di un grande equilibrio vegeto-produttivo», ha raccontato il direttore Raffaele Cani, a capo di Cantina Santadi con il presidente Antonello Pilloni. «Questo angolo di Sardegna gode di un clima mite, caldo-arido in estate e temperato in inverno. L’andamento altalenante dell’annata 2014, considerata da molti piuttosto problematica, non ci ha recato problemi, grazie soprattutto al costante lavoro dei soci, che supervisionano e custodiscono i vigneti con estrema cura».

Terre Brune, Carignano del Sulcis Superiore Doc 2014

Elegante Carignano con un piccolo saldo del 5% di Bovaleddu. Fermentazione di 15 giorni in acciaio. Dopo la malolattica, il vino passa in barrique nuove di rovere francese a grana fine per 16-18 mesi, a cui segue 1 anno di bottiglia

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

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