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È nata la nuova sottozona Valle di Cembra

4 Luglio 2017 Anita Franzon
Compie trent'anni la Rassegna Müller Thurgau - Vino di Montagna, che si è tenuta dal 29 giugno al 2 luglio al Palazzo Maffei di Cembra, in Trentino. «Per festeggiare quest'importante traguardo siamo lieti di annunciare il riconoscimento della nuova sottozona Valle di Cembra all'interno della Doc Trentino Superiore», comunica all'apertura dell'evento Mattia Clementi, giovane presidente della Rassegna, che continua: «Sarà uno strumento che permetterà di premiare il lavoro dei nostri viticoltori, che da sempre si dedicano a questo territorio con grande passione».

Il Trentino vitivinicolo ancora da scoprire

La sottozona Valle di Cembra potrà essere specificata in etichetta per i vini - in particolare Müller Thurgau, Riesling Renano, Pinot Nero e Schiava - che ne rispettano il disciplinare, premiando così la viticoltura eroica tipica di questa valle compresa tra le alte montagne. Non c'è dubbio che l'immagine più suggestiva del Trentino vitivinicolo sia rappresentata dai chilometri e chilometri di terrazzamenti aggrappati ai ripidi versanti della Val di Cembra che permettono la coltivazione di appena 700 ettari vitati che raggiungono anche 850 metri di altitudine.    

Perché serve la sottozona Valle di Cembra

La Rassegna e il Concorso Internazionale hanno portato a identificare la Valle di Cembra come una delle principali aree del Trentino vitivinicolo. Il Müller Thurgau assume qui caratteristiche di eleganza e, insieme, di struttura, a seconda dei diversi suoli su cui viene coltivato: calcarei oppure porfirici. «La combinazione migliore è l'unione dei due elementi», commenta Mattia Clementi, enologo, oltre che Presidente della Rassegna.

Il Concorso Internazionale del Müller Thurgau

È giunto, invece, alla 14ª edizione il concorso che negli anni è cresciuto fino a diventare internazionale e che si è svolto all'interno della Rassegna promossa nell'ambito del coordinamento delle manifestazioni enologiche provinciali dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. «Ci sono arrivati 68 campioni da diverse parte d'Italia e d'Europa», afferma Mattia Clementi. Un giuria di esperti ha passato in rassegna i vini provenienti da Trentino, Alto Adige, Veneto e Lombardia, oltre che da Germania e Repubblica Ceca a ne ha premiati 16 con la medaglia d'argento.    

I migliori in gara 

Sono invece 4 le espressioni dell'annata 2016 a essersi aggiudicate la medaglia d'oro come punte d'eccellenza del Müller Thurgau. Le etichette, tre trentine e una altoatesina, hanno ottenuto punteggi superiori a 85 e sono: il Müller Thurgau Casata Monfort Trentino Doc di Cantine Monfort, il Müller Thurgau Trentino Doc di Gaierhof, il San Lorenz Trentino Doc di Azienda Agricola Bellaveder e Aristos, Alto Adige Valle Isarco Doc di Cantina Produttori Valle Isarco.

2016, annata favorevole per il Müller Thurgau

«Ben 52 su 68 le etichette hanno superato gli 80 punti e avrebbero potuto ambire a ottenere la medaglia d'argento, ma non potendo premiare più del 30% delle etichette in gara, come impone il metodo di valutazione a cui facciamo riferimento, la soglia minima per essere premiati è passata da 80 a 83 punti», ha sottolineato il presidente. L'asticella della qualità si alza, dunque, di anno in anno ed è condizionata da due principali fattori: l'annata favorevole e il fatto che il concorso non si è mai limitato a consegnare premi, ma ha lavorato per offrire ai produttori indicazioni e consigli utili. «Siamo diventati un vero e proprio punto di riferimento del settore», ha concluso Clementi.    

L'alta qualità dei vini in rassegna

A ribadire l'alta qualità dei vini in gara è stato anche Roberto Bellini, vicepresidente Ais Nazionale, che ha tenuto la degustazione degli assaggi premiati insieme a Mariano Francesconi, presidente Ais Trentino. «Abbiamo riscontrato un quadro olfattivo ben amalgamato e siamo così andati a cercare le piccole sfumature che identificano i territori di provenienza di questi assaggi», ha confermato Bellini.

L'incontro tra Valle di Cembra e San Patrignano

Questa edizione della Rassegna è stata segnata dalla collaborazione con l’Associazione Amici di San Patrignano, presidio locale dell’omonima comunità impegnata in un quotidiano percorso di crescita dei giovani in cerca di una seconda chance nella vita, anche attraverso il lavoro in vigna e cantina che impegna ben 70 ragazzi. Alla degustazione dei vini cembrani e di San Patrignano è seguita una cena di beneficenza: un gesto di solidarietà, di apertura e di confronto, da prendere come esempio.

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