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Sintesi, un marchio di qualità a favore dei tappi sintetici

8 Marzo 2013 Jessica Bordoni
C’è tappo e tappo. Il mondo della produzione di chiusure enologiche vive un momento di grande fermento creativo, sia sul versante dei classici pezzi in sughero (monoblocco o agglomerati) sia su quello dei sintetici. Il 6 marzo a Milano la stampa specializzata è stata coinvolta in un incontro-degustazione organizzato dal Gruppo Sintesi - Tappi Sintetici Espansi per testare le qualità dei vini sigillati con i prodotti delle aziende aderenti al marchio. Le bottiglie, italiane e non solo, spaziavano dall’annata 2012 fino alla 2007: a testimonianza della capacità di reggere il tempo e permettere un corretto passaggio di ossigeno da parte delle chiusure in gomma di ultima generazione. IDENTIKIT DEL GRUPPO SINTESI - All’evento, organizzato dall’agenzia romana specializzata in comunicazione enologica Wine Dreamers, sono intervenuti il presidente di Sintesi Mario Casini e il segretario Marino Lamperti, che hanno presentato l’associazione e i suoi obiettivi.  Il gruppo si è costituito nel maggio 2008, fa parte di Unionplast - Federazione Gomma Plastica e vede l’adesione di 10 imprese produttrici e importatrici di tappi sintetici espansi italiani: Csi, Enolandia, Enoplastic, Integra Italia, La Brenta, Microcell, Milova Plast, Nomacorc, Supercap e Tapì. «La nostra priorità è quella di promuovere e tutelare il settore dei tappi sintetici, potenziando i collegamenti con gli organismi italiani e comunitari», ha spiegato il presidente Casini (Microcell). «Per questo organizziamo ricerche, studi e convegni volti a diffondere informazioni scientifiche, tecniche e statistiche sullo stato dell’arte delle chiusure sintetiche e le loro applicazioni». SQM, OVVERO SINTESI QUALITY MARK – La comunicazione passa anche attraverso un marchio di qualità, ovvero il SQM - Sintesi Quality Mark, collegato alla rigida Norma UNI 11311 sui tappi sintetici espansi. «Con questo marchio, riservato alle aziende socie, vogliamo gettare le basi per un gruppo Sintesi che possa avere seguito a livello europeo. Abbiamo presentato il logo nel 2009 e dopo un processo lungo e articolato, nel 2012 siamo finalmente riusciti ad approvare un regolamento», ha precisato il segretario Lamperti. NEL MONDO (17 MILIARDI DI TAPPI) IL 21% SONO SINTETICI - È utile riportare alcuni dati sul mercato delle chiusure enologiche a livello mondiale. Nel 2012, su una produzione complessiva di 17 miliardi di tappi, i sintetici arrivano a occupare il 21% delle quote, seguiti dagli screw cap (tappi a vite), al 20%, e dai microagglomerati, al 13%. Inutile dire che la parte del leone è ancora giocata dai cosiddetti “naturali”, ovvero in sughero, pari al 46% IN ITALIA I TAPPI SINTETICI OCCUPANO IL 20% DELLE QUOTE - In Italia siamo sui 2 miliardi di bottiglie e la presenza delle chiusure sintetiche si attesta intorno al 20%. «Da noi, al contrario che in altri Paesi, questo tipo di tappi è relegato principalmente alla gamma dei vini freschi, d’annata, e questo anche a causa dell’obbligo di utilizzo del sughero per le etichette a Docg in vigore fino all’anno scorso», ha segnalato Casini. LA NUOVA LEGGE ALLARGA IL MERCATO AI VINI DOCG - «Finalmente lo scorso agosto, la nuova legge generale sulle Docg (decreto ministeriale del 13 agosto 2012)  ha permesso l’adozione di qualsiasi tipo di tappo per gran parte dei nostri imbottigliati e la libertà di scelta per la produzione Docg. Siamo molto fiduciosi rispetto a questa svolta, ma è presto per fare previsioni. Dobbiamo fare informazione a livello dei Consorzi, sensibilizzare i produttori», ha concluso Casini. La strada è lunga ma il Gruppo intende proseguire con impegno e tenacia. La capacità di “Sintesi” certo non manca.

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