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Signorvino conferma le nuove aperture a Milano, Parma e Roma

15 Aprile 2020 Civiltà del bere
Signorvino conferma le nuove aperture a Milano, Parma e Roma

Signorvino, la catena di enoteche del Gruppo Calzedonia, conferma tutte le nuove aperture in programma per il 2020 a Milano, Parma e Roma. Un messaggio positivo per il settore.

A Milano sono quasi pronti i due nuovi locali sui Navigli e in zona Corso Como. A Parma sta per aprire i battenti uno store nel centro commerciale La Galleria. Infine, in autunno sono previste due inaugurazioni a Roma, una in piazza Barberini e una in zona Laurentina. «I cantieri adesso sono ovviamente fermi, ma siamo fiduciosi di poter riprendere i lavori quanto prima», ha dichiarato Luca Pizzighella, brand manager di Signorvino, «anche per trasmettere un messaggio positivo alla collettività».

Un investimento etico ed economico

«Investire e credere nel made in Italy in un momento così drammatico ha anche una valenza etica e sociale, oltre ad un concreto riscontro economico. Basti pensare alle assunzioni che effettueremo nelle città coinvolte», precisa Pizzighella. Tutti i negozi Signorvino, così come i punti vendita dell’intero Gruppo, sono stati chiusi già prima dei severi provvedimenti del Governo, a tutela di clienti e dipendenti.

Delivery ed e-commerce: le prossime tappe di Signorvino

Già prima di questa emergenza l’implementazione del delivery era una priorità di Signorvino, che doveva essere testata su Milano da aprile. Per quanto riguarda l’e-commerce, l’attivazione è in programma da fine maggio. La filosofia di comunicazione al cliente non cambierà con questo nuovo strumento di vendita: sarà centrata sull’esperienzialità, la comunicazione diretta e la capacità di consigliare il consumatore finale aiutandolo a destreggiarsi nella scelta dell’etichetta adatta.

Raffirzare il valore dell’italianità (e della condivisione)

«Speriamo che il senso di unione che ci ha pervaso in queste settimane rimanga anche successivamente come un approccio più solidale gli uni con gli altri» conclude il brand manager. «Deve essere rafforzato il concetto di italianità come segno distintivo e valore aggiunto. Un calice bevuto in buona compagnia rafforzerà il significato della condivisione, valore che assume oggi un ruolo più profondo».

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