Serra di Mulino a Vento, il nuovo progetto di Mastroberardino in Cilento
Al via la prima vendemmia del vigneto Serra di Mulino a Vento nel comune cilentano di Pollica, culla della dieta mediterranea Patrimonio Unesco. Da questo appezzamento a oltre 500 metri di altezza la famiglia Mastroberardino produrrà un Aglianico improntato sulla freschezza e l’eleganza.
Per raccontare la prima vendemmia – avvenuta nei giorni scorsi – dell’Aglianico destinato alla produzione del vino Serra di Mulino a Vento bisogna tornare indietro di cinque anni. Tutto, infatti, comincia nel 2016 quando la Cantina Mastroberardino, marchio simbolo della migliore produzione irpina, decide di avviare una partnership di ricerca enologica con il comune cilentano di Pollica, sulle pendici meridionali del Monte Stella.
L’impegno della famiglia Mastroberardino
In località Serra di Mulino a Vento, a oltre 500 metri di altezza, è stata identificata un’area vocata e sono state impiantate alcune viti di Aglianico, che oggi hanno dato i primi frutti. Come spiega Piero Mastroberardino, presidente dell’azienda di famiglia: «Il progetto si inserisce nel più ampio percorso di riscoperta e valorizzazione della dieta mediterranea, uno “stile di vita” riconosciuto dall’Unesco patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel 2010. Si tratta di un patrimonio di tradizioni e conoscenze che ha radici antichissime e che da sempre include il vino quale componente essenziale».
Il progetto di una viticoltura di montagna
Con Serra di Mulino a Vento Mastroberardino intende sperimentare una viticoltura in altura. «Siamo andati a ricercare delle condizioni pedoclimatiche idonee alla creazione di un prodotto che mantenga tutta la freschezza, l’eleganza e i toni caratterizzanti la viticoltura di montagna», precisa il produttore. «La sperimentazione è appena agli inizi: il vigneto porta solo i primi grappoli e le piante sono ancora molto giovani ed esili. Una produzione tuttavia sufficiente per cominciare ad esplorare le potenzialità di questi suoli e di queste condizioni micro-ambientali».
Il terroir adatto all’Aglianico
Perché la scelta è ricaduta sull’Aglianico? Il suolo tipicamente argilloso calcareo, originatosi dai flysch, rocce sedimentarie di origine marina, rappresenta un’opportunità di notevole interesse per la sperimentazione di un grande vino rosso e l’uva Aglianico ci è sembrata la più adatta considerando anche il microclima asciutto e l’altitudine». Con questo investimento nel Cilento la famiglia Mastroberardino rinforza il suo impegno di valorizzazione e promozione del territorio campano attraverso il vino.
Il commento del sindaco di Pollica
«La nostra ambizione è quella di coltivare la vite per coltivare il futuro», precisa il sindaco di Pollica Stefano Pisani. «Serra di Mulino a Vento non sarà solo un vino ma anche l’emblema della ricostruzione culturale del legame tra le giovani generazioni e il futuro del territorio cilentano. Questo sarà un luogo speciale, un luogo nel quale non solo continueremo a coltivare la terra ma nel quale poterci incontrare, nel quale la convivialità della dieta mediterranea troverà il suo nuovo spirito per andare incontro al futuro».
Foto di apertura: Piero Mastroberardino nei vigneti di Pollica, da cui nascerà l’Aglianico Serra di Mulino a Vento
Tag: Mastroberardino, Piero Mastroberardino, Pollica, Serra di Mulino a Vento© Riproduzione riservata - 26/10/2021