Senza confini Senza confini Anita Franzon

Questioni di genere

Questioni di genere

Gli stereotipi sui gusti femminili sono difficili da superare e il marketing degli alcolici è sempre più “rosa”. Ma ci sono fenomeni di genere molto più interessanti, come l’affermazione delle donne nel mondo della viticoltura argentina. E in California nasce l’enoteca dedicata a produttori e produttrici che appartengono a minoranze.


“Ti irriti quando i vini vengono paragonati alle donne o agli uomini? Se è così, non sei solo”; così inizia l’articolo di wine-searcher, che propone di trovare alternative ai descrittori “maschile” e “femminile”, spesso usati anche dai professionisti del settore.

Stereotipi da eliminare

«Quando li usiamo, stiamo insinuando che i vini “femminili” siano morbidi, eleganti e delicati, e quelli “maschili” potenti, muscolosi e robusti. Se questo è davvero il caso, allora perché non ricorrere semplicemente agli altri aggettivi che ho appena usato?», chiede l’autrice dell’articolo.

Il marketing dell’alcol è sempre più rosa

Intanto, però, se da una parte stiamo assistendo a un allontanamento dalla sessualizzazione delle donne per vendere prodotti agli uomini, BBC sottolinea come il marketing degli alcolici sia sempre più rivolto a un pubblico femminile tramite l’uso di stereotipi di genere che vanno dal colore rosa ai messaggi glitterati. Le organizzazioni per la prevenzione dell’abuso di alcol e numerose testate giornalistiche hanno segnalato un aumento di problemi relativi all’alcolismo nelle donne; i messaggi a loro dedicati però non accennano a diminuire. Anathansia Daskalopoulou, docente di marketing alla University of Liverpool Management School, afferma che la tendenza verso il marketing incentrato sulle donne non sorprende, visto anche l’aumento del potere socioeconomico femminile.

Le donne del vino argentino

Segnali positivi arrivano dal settore vinicolo argentino, dove sempre più donne occupano posizioni e responsabilità fondamentali nelle Cantine. A unirle è nata, nel 2015, una associazione che ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle donne nella viticoltura argentina, dove oltre 100 professioniste del settore si scambiano quotidianamente consigli e opinioni organizzando degustazioni tecniche con temi diversi per continuare a sviluppare le potenzialità di ogni realtà (Filo.news).

Un wine shop che supporta i prodotti di donne e queer

A Oakland, in California, è nato un piccolo negozio che vende alcolici, tè e caffè e che vuole dare spazio a tutti quei produttori e quelle produttrici che rappresentano, al momento, una minoranza. Jessica e Kori, i fondatori di Alkali Rye, spiegano perché e come hanno scelto i produttori da supportare in un’intervista su Forbes: «Siamo cresciuti nella Bay Area, abbiamo genitori che ci hanno insegnato a incorporare l’attivismo nella nostra vita quotidiana e se vediamo problemi di discriminazione, allora dobbiamo svegliarci ogni giorno con l’intenzione di interromperli e alla fine smantellarli».

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© Riproduzione riservata - 15/10/2020

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