Quasi 300 medaglie all’Italia al Concours Mondial de Bruxelles

Quasi 300 medaglie all’Italia al Concours Mondial de Bruxelles

I vini italiani sono tornati nuovamente alla ribalta in occasione del ventennale del Concours Mondial de Bruxelles, svolto la settimana scorsa nella capitale belga. Rispetto all’anno precedente, infatti, il bottino delle medaglie è salito a sfiorare quota 300, esattamente 285, così ripartite: 12 gran oro, 82 oro e 191 argento. Da sottolineare il recupero, rispetto all’edizione 2013, dei massimi riconoscimenti, grazie alle medaglie gran oro e al premio speciale attribuito al Nero d’Avola di Stemmari (Feudo Arancio) quale miglior vino italiano in assoluto.

ITALIA: I MIGLIORI – La parte del leone l’hanno fatta i veneti e i siciliani, rispettivamente con 56 e 53 medaglie, seguiti dai pugliesi (39) e i toscani (32). Medaglie comunque anche per tutte le altre regioni italiane, tra cui anche la Basilicata che si è aggiudicata due soli riconoscimenti, ma tra questi una prestigiosa medaglia gran oro grazie al vino L’Autentica Bianco 2009 delle Cantine del Notaio. Tra i vini a denominazione premiati spiccano il Prosecco, con ben 7 medaglie d’oro e 16 d’argento, e il Primitivo di Manduria con 3 gran oro e 5 oro. Ottima performance anche per il Bursôn Ravenna Rosso (Emilia Romagna), da un vitigno autoctono da sempre coltivato tra Faenza e Comacchio, mentre tra le aziende pluripremiate troviamo la siciliana Milazzo con 4 ori e 3 argenti, la pugliese Vigne & Vini con 4 ori e Zonin con una gran oro (Acciaiolo, Toscana Igt), un oro e 4 argenti (leggi qui l’elenco completo dei medagliati).

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Ezio Rivella

CHI HA PARTECIPATO – Presente con 1.153 campioni su un totale di 8.060 vini iscritti provenienti da 41 Paesi, la partecipazione italiana a quello che è considerato uno dei principali “campionati del mondo del vino” è stata inferiore soltanto a quelle francese (2.430) e spagnola (1.615). Vini che sono stati degustati nel corso di tre giorni da circa 60 commissioni per un totale di 310 esperti degustatori internazionali. Tra questi anche Ezio Rivella, al quale, nel corso della cerimonia inaugurale, il fondatore del Concours Mondial, Louis Havaux, ha rivolto parole di ringraziamento per il prezioso apporto da lui fornito nella fase di avvio della competizione nel 1994. Faceva parte della nutrita pattuglia italiana anche Riccardo Illy, esponente di spicco del mondo del caffè ma al contempo produttore di Brunello di Montalcino. «Era la prima volta che partecipavo a una degustazione di questo livello», ci ha rivelato alla fine degli assaggi. «È stata un’esperienza molto interessante, una gran bella palestra per me, abituato a degustare vari tipi di caffè e non di vino. Se capiterà l’occasione di partecipare a un concorso come questo la ripeterò sicuramente, anche se sarebbe auspicabile avere un po’ più di tempo a disposizione per valutare ogni singolo campione».

IL CONCOURS – Tornato per l’occasione del ventennale a svolgersi a Bruxelles – dopo essere stato itinerante nei principali centri del Belgio e in alcune città europee (nel 2010 a Palermo) – il Concours Mondial fu istituito dal giornalista Louis Havaux, mentre oggi è gestito dal figlio Baudouin con la direzione tecnica di Thomas Costenoble. Il concorso ha avuto quale padrino di questa edizione nientemeno che il vice premier e ministro degli esteri del Belgio, Didier Reynders. La prossima edizione si svolgerà nuovamente in Italia, a Jesolo, dall’1 al 3 maggio 2015.

 

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© Riproduzione riservata - 12/05/2014

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