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ProWein 2022, il ritorno tanto aspettato

ProWein 2022, il ritorno tanto aspettato

Dopo una pausa forzata di oltre due anni e qualche critica a causa delle decisione di far slittare l’evento a tarda primavera, dal 15 al 17 maggio si è finalmente tenuta l’edizione 2022 di ProWein. Le celebrazioni per il ritorno dell’evento fieristico in presenza non sono mancate, sebbene siano stati registrati numeri più contenuti rispetto al 2019; ma l’organizzatore Messe Düsseldorf dichiara di essere soddisfatto del risultato raggiunto.

Per approfondimenti: Winetitles Media, Vitisphere, Meininger’s Wine Business International e The drinks business

ProWein ha annunciato in un comunicato ufficiale i numeri di questa edizione, che ha visto la presenza di 5.700 espositori provenienti da 62 Paesi e di oltre 38.000 visitatori professionali che si sono recati a Düsseldorf, in Germania, da 145 Paesi. “Sono stati chiusi numerosi accordi commerciali”, si legge nella nota stampa.

Una fiera fondamentale per il business internazionale

“Durante i tre giorni dell’evento l’atmosfera nelle 13 sale espositive è stata estremamente positiva. È evidente che il format in presenza con degustazioni dal vivo e un programma ricco di eventi con la partecipazione di numerosi esperti non è secondo a nessuno”, continua il comunicato stampa. ProWein si conferma un evento centrale per l’intero settore. Nonché una fondamentale piattaforma di business internazionale in grado di coprire l’intero mercato mondiale sia dal lato dell’offerta che della domanda. Non a caso «due terzi dei 38.000 professionisti del vino e dell’ospitalità che hanno partecipato a ProWein sono arrivati dall’estero», sottolinea Michael Degen, direttore esecutivo di Messe Düsseldorf (Winetitles Media).

Numeri in calo: -38% di visitatori

Ma la rivista francese Vitisphere fa anche notare come i partecipanti siano in netto calo rispetto al 2019 (che contava 6.900 espositori per 61.500 visitatori). Con il 38% di presenze in meno, qualche stand vuoto, le file ridotte nei ristoranti a pranzo o per salire sui mezzi pubblici la sera, il giornalista Alexandre Abellan afferma che la reale leadership di ProWein tra le fiere del vino dovrà essere misurata il prossimo anno, con un ritorno alle date usuali nel mese di marzo. Lo stesso articolo racconta che alcuni viticoltori francesi si sarebbero infatti lamentati proprio a causa della poca gente in visita agli stand, pentendosi delle spese affrontate per partecipare alla fiera.

Il rinvio a maggio e il disappunto dei francesi

La principale spiegazione di questo calo di presenze è da ricercarsi nello slittamento delle date da marzo a maggio. Una scelta presa in seguito al picco di contagi della variante Omicron nel primo trimestre dell’anno, ma che la rivista d’oltralpe ha definito «chiaramente inappropriata». Il disappunto tra alcuni espositori francesi è stato tale da portarli alla decisione di ridurre o addirittura cancellare la partecipazione alla prossima edizione di ProWein. Con Wine Paris & Vinexpo Paris previste a febbraio e ProWein a marzo, il calendario di inizio 2023 comincia a essere affollato per gli operatori francesi. E anche se la fiera parigina è ancora ben lontana dal poter reggere il confronto con ProWein (con 2.864 espositori e 25.739 visitatori nel 2022), c’è chi vuole vedere nella riduzione della fiera tedesca un’occasione per creare un evento imperdibile in Francia.

La versione di ProWein e di altri visitatori

Ma per gli organizzatori di ProWein non si possono paragonare i numeri di oggi con quelli del pre-pandemia. Anche perché, secondo Michael Degen, «alla fine tutti vedono quello che vogliono vedere: uno vede la fiera piena e l’altro vuota» (Meininger’s Wine Business International). Inoltre, la minor presenza di visitatori ha lasciato più tempo per stringere accordi e trovare nuovi clienti, oltre a consentire il mantenimento delle distanze di sicurezza.

Esprimendo un giudizio positivo Miguel Torres, quarta generazione di Familia Torres, ha dichiarato: «Per noi la ProWein di quest’anno ha rappresentato un livello di qualità molto elevato, anche grazie a un’atmosfera nel complesso più rilassata e tuttavia molto professionale. Lo abbiamo notato chiaramente anche durante i colloqui con i nostri clienti». Lo afferma anche Sandro Sartor, managing director di Constellation Brands EMEA e AD di Ruffino: «Per la nostra attività, ProWein è stata molto importante. Siamo riusciti a concludere accordi concreti con clienti provenienti dall’Europa, dagli Stati Uniti e persino dalla Corea».

Un riscaldamento in vista dei prossimi appuntamenti

Nel 2023 ProWein tornerà nuovamente alle sue tradizionali date di inizio primavera, dal 19 al 21 marzo; gli organizzatori hanno considerato questa edizione come un riscaldamento dei motori in vista del ritorno a una piena normalità. Nel frattempo sono diversi gli spin-off internazionali previsti per il 2022 e per il 2023 riportati anche da The drinks business. Nell’ordine: ProWine Singapore (5-8 settembre 2022), ProWine Sao Paulo (27-29 settembre 2022), ProWine Mumbai (17-18 ottobre 2022), ProWine Shanghai (8-10 novembre 2022), ProWine Hong Kong (10-12 maggio 2023).

Foto di apertura: quest’anno ProWein ha celebrato la 25esima edizione © Messe Düsseldorf/ctillmann

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© Riproduzione riservata - 20/05/2022

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