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Produrre vino costerà di più. Le previsioni della stampa estera

Produrre vino costerà di più. Le previsioni della stampa estera

Petrolio, gas, elettricità, materie prime, logistica. Anche i costi di produzione e di spedizione del vino e della birra, verranno influenzati dai tanti rincari annunciati in questa seconda parte del 2021. Ne è un esempio quello che sta accadendo in Germania. Intanto, ovunque, la carenza di carta causa disagi nella stampa delle etichette dei vini. I ritardi nella logistica stanno facendo soffrire tutto il mercato dell’export; mentre per quanto riguarda il vetro in California si sta studiando un nuovo metodo per limitarne lo spreco

Per approfondimenti: Meininger’s Wine Business International, Napa Valley Register, The Wine Economist, SiliconValley.com e The drinks business


Era dal dicembre 1974, ovvero dalla prima crisi petrolifera, che in Germania non si vedeva un aumento dei prezzi di fabbrica dei prodotti industriali in media così alto (+12%).

Il rialzo dei costi di produzione per la pandemia in Germania

Anche nel mondo del vino, nell’agosto 2021, i costi energetici sono cresciuti del 24% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, mentre il prezzo del vetro è già aumentato del 10-12%. A risentire maggiormente di questi rialzi saranno, infatti, le bottiglie in vetro e tutti gli imballaggi (legno, carta e cartone). Inoltre, i costi di trasporto sono al momento impossibili da calcolare; di contro, però, stanno aumentando anche i salari per seguire l’innalzarsi generale del costo della vita (Meininger’s Wine Business International).

Manca la carta, disagi per le etichette

Illustratori, designer e stampatori di etichette di vino stanno passando un momento difficile per la carenza di carta e il conseguente aumento del suo prezzo. In qualità di stampatore specializzato nella produzione di etichette per aziende vinicole, Travis Pollard di ASL Print FX ha visto in prima persona l’effetto domino dei ritardi della carta in Napa Valley. Così la carta si unisce a un lungo elenco di articoli che scarseggiano a causa dei ritardi causati dalla pandemia. I produttori di vino ora si trovano in difficoltà quando si tratta di immettere i loro prodotti sul mercato.
«Inoltre», aggiunge Pollard, «un incendio in una raffineria in Texas ha creato conseguenze negative sulla produzione degli adesivi impiegati nella stampa di etichette autoadesive». Inoltre, anche i prezzi degli inchiostri sono aumentati poiché additivi, resine e simili sono diventati sempre più difficili da acquistare (Napa Valley Register).

L’economia del collo di bottiglia

L’economista del vino Mike Veseth (The Wine Economist) ha usato la metafora del collo di bottiglia – quale sorta di imbuto che si fa sempre più stretto rischiando di bloccare un flusso – per raccontare quello che sta accadendo in questi mesi al business del vino. Una serie di strettoie sta infatti influenzando l’economia di questo settore, a partire dalla logistica passata dal vecchio sistema “just in time”, grazie a trasporti iper-efficienti, a un sistema “just in case”, in cui si tende a far scorta di materie prime vitali perché i ritardi rischiano di creare gravi carenze e perdite.
«Per esempio, conosco un paio di importatori di vino», scrive Veseth, «che hanno ricevuto l’ultima spedizione dei loro rosati provenienti dalla Francia solo nelle ultime settimane, proprio mentre la stagione estiva stava volgendo al termine». Inoltre, i prezzi per il trasporto stanno schizzando alle stelle. «Il costo medio del Drewry World Container Index è passato da meno di 2000 dollari per container standard nel 2019 a più di 10.000 dollari nell’estate 2021».

Vuoto a rendere

Un disegno di legge recentemente firmato dal governatore californiano Newsom permetterà alle Cantine della California, a partire dalla contea di Monterey, di riempire le bottiglie di vino comprate e poi riportate alla fonte dai clienti. Si tratta di un servizio che consentirà alle aziende partecipanti di ridurre gli sprechi e ampliare il business e che sta trovando un ampio sostegno da parte dell’industria vinicola californiana, tra cui la California Association of Winegrape Growers, il Wine Institute e le regioni vinicole di tutto lo Stato (SiliconValley.com).

Anche la birra non è esclusa dai rincari

In Gran Bretagna si teme che i più importanti grossisti di bevande aumenteranno i loro prezzi tra il 3,5% e il 5% dal prossimo mese. Molti pub sono già stati costretti ad far salire il prezzo della birra a causa dell’aumento dei costi per coprire gli elevati stipendi del personale, le bollette più care e per sopperire a costose carenze di scorte anche a causa del rallentamento delle consegne; senza pensare a tutti i danni causati dalle chiusure del 2020 e dell’inizio del 2021. Si prevede, però, che possa essere annunciata una revisione storica delle tasse sull’alcol (The drinks business).

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© Riproduzione riservata - 21/10/2021

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