Dalle Nostre Rubriche

In Italia

In Italia

Pavana, l’uva autoctona che sa di montagna

3 Febbraio 2019 Roger Sesto

La Pavana è una cultivar indigena che oggi si ritrova solo nel Feltrino e in Valsugana. Tra i pochi viticoltori che la coltivano c’è Claudio Polesana, patron di Terre dei Gaia di Feltre (Belluno).

È un’uva dal grappolo è medio-grande, talvolta alato, mediamente compatto, con acini dalla buccia blu-violacea, molto pruinosa, spessa e consistente. La foglia può essere trilobata o pentalobata, di colore verde scuro; i tralci sono lunghi, con gemme coniche ben evidenti. Predilige terreni scistosi, meglio se fortemente calcarei, e resiste bene alla peronospora e all’oidio, temendo però il marciume. Si vendemmia verso la fine della prima decade di ottobre.

La storia di Terre di Gaia

Tra i pochi viticoltori che la coltivano c’è Claudio Polesana, patron di Terre dei Gaia di Feltre (Belluno), che ci ha raccontato la sua storia: «Anni fa ero responsabile commerciale dell’azienda di famiglia, ma poi ho sentito il richiamo alle mie origini e il desiderio di apprezzare i ritmi lenti della natura. Così ho deciso di acquistare un piccolo vigneto nella zona storica della viticoltura feltrina, a Frassenè di Fonzaso. Ho compreso che la vite esercitava in me un’attrazione profonda, un legame ancestrale coi miei avi».

Claudio Polesana

Un sogno realizzato

Oggi Claudio ha creato una piccola realtà agricola in conversione al biologico e produce 15 mila bottiglie. Punta su vitigni autoctoni, come la Pavana, vinificati in purezza, con lo scopo di infondere nei vini il profumo della montagna e l’amore per la terra.

Crode Rosse, Pavana 100%

Dalla Pavana Terre di Gaia ottiene un nettare chiamato Crode Rosse, un Veneto Igt. È un vino rubino intenso, strutturato ma dal profumo delicato di piccoli frutti rossi e rosa canina; in bocca è beverino, elegante ed equilibrato.

Per conoscere gli altri autoctoni del Veneto clicca qui

L’articolo sui vitigni autoctoni veneti prosegue su Civiltà del bere 2/2018. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Ottavia Vistarino lancia la Réserve des Amis e il Wine Club per gli amici-estimatori

Dalla Casa del Pinot nero in Oltrepò Pavese un nuovo progetto “per […]

Leggi tutto

Addio al principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi Altemps, produttore appassionato della Tenuta di Fiorano

L’imprenditore, titolare della proprietà a ridosso dell’Appia Antica dove è nato uno […]

Leggi tutto

Cantina San Michele Appiano: Appius 2021 è figlio di un’annata difficile, ma dal gran potenziale

Presentata la 12^ edizione della celebre cuvée pensata da Hans Terzer e […]

Leggi tutto

Benvenuta Aminta, la nuova tenuta di Andrea Cecchi a Montalcino

Hanno debuttato a Milano i primi due vini, Rosso e Brunello di […]

Leggi tutto

Citra: Caroso 50°, autentica espressione d’Abruzzo

La cooperativa che riunisce 3.000 famiglie di viticoltori del territorio festeggia il […]

Leggi tutto

Tutto quello che c’è da sapere sul Kerner (incluso il legame sempre più stretto con l’Alto Adige)

Nasce dall’incrocio genetico tra Schiava grossa e Riesling, effettuato in Germania nel […]

Leggi tutto

Franz Pardatscher è il nuovo presidente di Cantina Colterenzio

Cambio ai vertici della Cantina Colterenzio. Dopo 18 anni di onorato servizio, […]

Leggi tutto

Antichi Poderi Jerzu protagonista all’Enoluogo di Civiltà del bere

Il 18 novembre il nostro “salotto del vino” milanese ha ospitato questa […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati