Mundus Vini Spring Edition 2023: 709 riconoscimenti all’Italia

Mundus Vini Spring Edition 2023: 709 riconoscimenti all’Italia

Il nostro Paese si conferma la nazione più premiata a Mundus Vini, con 12 medaglie gran oro, 441 oro e 256 d’argento. Sul gradino più alto del podio c’è il Veneto (151), seguito da Toscana (111) e Puglia (94).

Tanta Italia al Concorso internazionale Mundus Vini, che si è tenuto l’ultima settimana di febbraio a Neustadt an der Weinstrasse, nella regione tedesca del Palatinato. Con 1.829 vini iscritti (su un totale di 7.568 partecipanti) il nostro Paese si è aggiudicato 709 medaglie di cui 12 gran oro, 441 d’oro e 256 d’argento. Un bell’exploit se confrontato alle 556 medaglie della Spagna, che partecipato con 1.508 campioni. Per non parlare della Germania, padrona di casa che su 809 vini ha ottenuto “soltanto” 182 medaglie.

I numeri di una manifestazione di successo

Ancora una volta quindi, i nostri vini hanno saputo farsi valere in quello che è considerato uno dei più importanti concorsi enologici a livello mondiale. Basti dire che fin dalle primissime edizioni, all’inizio del nuovo millennio, la partecipazione è cresciuta in maniera così esponenziale da convincere gli organizzatori della Meininger Verlag, la più importante casa editrice tedesca di riviste di bevande, a sdoppiare nel 2016 l’annuale concorso in due sessioni, primaverile ed estiva, arrivando ad accogliere complessivamente circa 12.500 vini da tutto il mondo.
A questa 32esima edizione (Spring Tasting) hanno preso parte 242 giudici di 46 nazioni, che per sei giorni hanno valutato alla cieca 7.568 campioni.
In tutto 45 i Paesi produttori rappresentati, tra cui Giappone e Afghanistan. Novità di quest’anno anche la presenza di 187 vini dealcolizzati, sia tranquilli che spumanti. Sono state assegnate complessivamente 3.029 medaglie così ripartite: 70 gran oro, 1.924 d’oro e 1.035 d’argento.

I massimi riconoscimenti per i vini italiani

Per quanto riguarda l’Italia, Veneto e Toscana hanno fatto incetta di riconoscimenti, rispettivamente con 151 e 111 medaglie; ottime performance sono venute anche da Puglia (94 medaglie in totale di cui ben 65 d’oro), Abruzzo (78), Sicilia (55) e Piemonte (53). Di particolare rilievo le 12 medaglie gran oro, con la Toscana che ne ha ottenute ben quattro.
Si tratta di: Brunello di Montalcino I Capolavori di San Giovanni Battista Riserva Docg 2013 delle Cantine Leonardo da Vinci; Morellino di Scansano Effemeridi 2018 dell’azienda Le Stadère; Rosso di Toscana Igt Casal Duro 2019 della Fattoria La Vialla, che ha doppiato la gran oro anche con il Vinsanto del Chianti Riserva Doc 2016. Gli altri massimi riconoscimenti sono andati a: Montepulciano d’Abruzzo Nativae 2019 (Tenuta Ulisse), Carpino del Garda 2017 (Ricchi F.lli Stefanini), Barbera d’Asti Mysterium 2018 (Tenuta Montemagno), Syrah Terre di Giumara 2020 (Caruso & Minini), Terre Siciliane Igt Passimiento Zibibbo (Baglio Gibellina), Montefalco Sagrantino Docg 2018 (La Veneranda), Amarone della Valpolicella Classico Riserva Docg 2015 (Azienda Scriani) e Vino Cotto Stravecchio Occhio di Gallo 2011 (David Tiberi).

Le Cantine medagliate

Ragionando per aziende, segnaliamo le 30 medaglie (15 oro e 15 argento) ottenute da Nosio Gruppo Mezzacorona, le 18 di Cantina Tollo, le 14 di Cantine Torrevento e le 10 di Fattoria La Vialla. Al di fuori del medagliere italiano, vale la pena sottolineare che tra le 70 gran oro c’erano anche vini provenienti da Bulgaria, Cina, Croazia, Israele, Serbia e Turchia. Nel programma di questa 32esima edizione anche la presentazione, a beneficio dei giudici degustatori, di un gruppo selezionato di produttori tedeschi aderenti al Piwi International, l’organismo che riunisce le Cantine che producono vini con vitigni resistenti alle malattie fungine, il cui impiego sta aumentando anno dopo anno anche in prospettiva di sostenibilità ambientale.

Foto di apertura: a Mundus Vini hanno preso parte 242 giudici di 46 nazioni

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© Riproduzione riservata - 21/03/2023

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